Roma, 30 December, 2015 / 3:30 PM
Quante sono le lettere che ogni mattina arrivano al Papa? Tantissime, e soprattutto dai bambini. E a tutte in qualche modo il Papa risponde.
Ma alcune più di altre hanno fatto breccia nel cuore di una vaticanista, Alessandra Buzzetti, che ha deciso di raccogliere disegni e letterine che arrivano al Papa e di “rispondere” proprio con le parole che il Papa ha rivolto nel suo pontificato ai bambini.
Ne è nato un libretto ricco di umanità adatto ai bambini di tutte le età con una selezione tra tutti i messaggi arrivati al Papa, anche i biglietti lanciati al passaggio della Papamobile.
Letterine a volte buffe, sempre piene di fantasia, alle quali simbolicamente l’autrice fa rispondere il Papa con le parole che ha spesso rivolte ai più piccoli.
Così rileggiamo della sua Prima Comunione, della infanzia. I proventi del diritto d’autore di questo libro sono interamente devoluti a favore dei “bambini del Papa” assistiti nel Dispensario Santa Marta che ogni giorno offre aiuto e ospitalità a circa cinquecento bambini in difficoltà e alle loro famiglie.
“Letterine a Papa Francesco”, edito da Gallucci è nato, racconta Alessandra Buzzetti “ perché ci chiedevamo con l’editore, come affrontare il Pontificato di Papa Francesco, pensando di raccontarlo ai bambini. E quindi ci è venuto in mente di chiedere la possibilità di vagliare e di leggere le letterine che i bambini scrivono a Papa Francesco. Personalmente, leggere tutte queste lettere è stata davvero un’esperienza bella e commovente, perché è impressionante come i bambini colgano proprio il cuore del messaggio di Francesco. E infatti la scelta è anche stata tematica: vedere gli aspetti più importanti anche del magistero del Papa visti dai loro occhi”.
La cosa più interessante è vedere da dove arrivano le lettere. E si scoprano messaggi come quello del piccolo Aziz, pakistano: “La principale ragione della mia lettera – scrive – è che ho sentito della coppia cristiana arsa viva”, “mi dispiace molto per loro e ti chiedo scusa”, “l’Islam non è questo”, “per favore perdona me e il Pakistan”. C’è anche una lettera che arriva dal campo profughi di Erbil. Aiden chiede al Papa preghiera e incoraggiamento, e aggiunge: “Mi dispiace che ho lasciato la mia bicicletta a Qaraqosh”.
Un settore è dedicato allo sport. Da Buenos Aires, scrive Alver 9 anni. “Ti voglio bene Santo Padre”, ma aggiunge: “Tu sei del San Lorenzo, ma io sono tifoso della squadra più grande che c’è, il Boca”. Raffaele da Roma: “Ricordati che tu e Totti siete i miei miti”.
E come sempre per i bambini ci sono i buoni propositi come quello di Zena che dopo una udienza generale scrive: “Spero che dopo averti visto riuscirò a migliorare il mio comportamento ascoltando le tue parole”.
Il tutto con un grafica davvero accattivante fatta dai disegni dei bambini raccolti dalla lettere. Poesie scritte con la penna dei piccoli, immagini del Papa e del mondo che si intrecciano n un grande dialogo tra il Papa e i bambini.
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