Torino, 31 August, 2023 / 3:00 PM
"Sono profondamente turbato dalla tragedia che ha cancellato 5 vite a Brandizzo nell’incidente ferroviario di questa notte, gettando nella disperazione cinque famiglie, gli amici, la popolazione. Prego per i famigliari delle vittime, vorrei che sapessero che il Vescovo e la Chiesa torinese sono con loro, soffrono con loro in queste ore così dure".
E' la dichiarazione di Monsignor Repole, Arcivescovo di Torino e vescovo di Susa, sul disastro ferroviario a Brandizzo nella tarda serata del 30 agosto 2023.
Ieri, alle porte di Torino, quando un treno ha travolto a 160 chilometri orari un gruppo di operai che stavano eseguendo lavori di manutenzione sui binari. I cinque sono deceduti sul colpo a causa del forte impatto.
"Prego per i famigliari delle vittime, vorrei che sapessero che il Vescovo e la Chiesa torinese sono con loro, soffrono con loro in queste ore così dure. Penso allo strazio dell’uomo che conduceva la locomotiva, una tragedia nella tragedia, e mi domando come sia possibile che incidenti sul lavoro, anche così gravi, continuino a ripetersi in Italia tutti i giorni (450 morti nei primi 6 mesi del 2023) senza che la sicurezza dei cantieri dia prova di miglioramento", continua la dichiarazione.
"La dignità dell’uomo e della sua vita viene prima, viene molto prima di ogni necessità materiale od economica. Per questo auspico che la politica e le imprese reagiscano con forza e pongano le condizioni perché non si ripetano tragedie di questo tipo", conclude l'Arcivescovo.
Nel pomeriggio è arrivato anche il messaggio del presidente della Conferenza episcopale italiana Zuppi:
"La tragica morte di cinque operai al lavoro sui binari, in un cantiere ferroviario a Brandizzo (Torino)- si legge- accende ancora una volta i riflettori sul dramma delle morti bianche. Purtroppo, ogni giorno nel nostro Paese piangiamo perdite incomprensibili di vite umane strappate alle loro famiglie e alla comunità. Ci uniamo alla voce dell’Arcivescovo di Torino, Mons. Roberto Repole, per esprimere profondo dolore per quanto avvenuto e manifestare la vicinanza delle Chiese in Italia ai familiari dei cinque operai. Nel pregare per loro e per il macchinista coinvolto nell’incidente, invitiamo a non assistere rassegnati a queste tragedie che si ripetono: non si tratta di una media statistica (che ogni giorno vede tre vittime), ma di volti, di persone. È una grave perdita per tutti.
È in gioco la dignità di noi stessi: la sicurezza nei luoghi di lavoro è frutto di tante responsabilità sociali, economiche e politiche che devono convergere al servizio dei lavoratori. La più grande ricchezza sono le persone. Come ha ricordato Papa Francesco: “La sicurezza dei luoghi di lavoro significa custodia delle risorse umane, che hanno valore inestimabile agli occhi di Dio e anche agli occhi del vero imprenditore” (20 gennaio 2022).
Eleviamo la nostra preghiera alla Madonna che a Torino è venerata come Vergine della Consolata perché dia conforto ai familiari delle vittime e a quanti sono coinvolti in questa tragedia".
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