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Un servizio di EWTN News

La Giornata Mondiale della Gioventù: le edizioni con Papa Francesco

Papa Benedetto XVI rinuncia al pontificato e il suo papato si chiude il 28 febbraio 2013. Il 13 marzo il conclave elegge Romano Pontefice il Cardinale Arcivescovo di Buenos Aires Jorge Mario Bergoglio, che assume il nome di Francesco.

E come accadde per Benedetto XVI, anche per Papa Francesco il primo viaggio apostolico internazionale coincide con la Giornata Mondiale della Gioventù che nel 2013 - dal 22 al 29 luglio - si svolge a Rio de Janeiro, in Brasile. Per l'esordio del nuovo Papa arrivano nel Paese sudamericano oltre tre milioni e mezzo di giovani, chiamati a confrontarsi sul tema "Andate e fate discepoli tutti i popoli!". "Anche oggi il Signore - disse il Papa durante la veglia con i giovani - continua ad avere bisogno di voi giovani per la sua Chiesa. Cari giovani, il Signore ha bisogno di voi! Anche oggi chiama ciascuno di voi a seguirlo nella sua Chiesa e ad essere missionari. Cari giovani, il Signore oggi vi chiama! Non al mucchio! A te, a te, a te, a ciascuno. Ascoltate nel cuore quello che vi dice. Non dimenticate: siete il campo della fede! Siete gli atleti di Cristo! Siete i costruttori di una Chiesa più bella e di un mondo migliore. Alziamo lo sguardo verso la Madonna. Essa aiuta a seguire Gesù, ci dà l'esempio con il suo sì a Dio".

La seconda GMG di Papa Francesco si svolge in Polonia, a Cracovia, la terra di San Giovanni Paolo II. Siamo nel 2016 - dal 27 al 31 luglio - nel pieno del Giubileo straordinario della Misericordia. Quasi tre milioni di giovani raggiungono la città che vide Arcivescovo il Cardinale Karol Wojtyla. Il motto della GMG si inserisce perfettamente nel clima del Giubileo: "Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia". Ai giovani Francesco lancia un messaggio chiaro ed inequivocabile: "Non siamo venuti al mondo per vegetare, per passarcela comodamente, per fare della vita un divano che ci addormenti; al contrario, siamo venuti per un’altra cosa, per lasciare un’impronta. E’ molto triste passare nella vita senza lasciare un’impronta. Ma quando scegliamo la comodità, confondendo felicità con consumare, allora il prezzo che paghiamo è molto ma molto caro: perdiamo la libertà. Non siamo liberi di lasciare un’impronta. Perdiamo la libertà. Questo è il prezzo. E c’è tanta gente che vuole che i giovani non siano liberi; c’è tanta gente che non vi vuole bene, che vi vuole intontiti, imbambolati, addormentati, ma mai liberi. No, questo no! Dobbiamo difendere la nostra libertà!".

E la più recente GMG svoltasi a livello internazionale risale al 2019. Dal 23 al 28 gennaio Papa Francesco vola in America Centrale e raggiunge Panama per incontrare i giovani di tutto il mondo. Nella cerimonia di apertura nel Campo di Santa Maria la Antingua, il Papa ricorda ai partecipanti il senso di questi incontri: “abbiamo visto dalle bandiere che veniamo da culture e popoli diversi, parliamo lingue diverse, usiamo vestiti diversi. Ognuno dei nostri popoli ha vissuto storie e circostanze diverse. Quante cose ci possono differenziare! Ma nulla di tutto ciò ci ha impedito di incontrarci, tante differenze non hanno impedito di incontrarci e di stare insieme, di divertirci insieme, di celebrare insieme, di confessare Gesù Cristo insieme. Nessuna differenza ci ha fermati. E questo è possibile perché sappiamo che c’è Qualcuno che ci unisce, che ci fa fratelli”. Poi, durante la veglia, l’appello rivolto ai giovani: “stando di fronte a Gesù, faccia a faccia, abbiate il coraggio, non abbiate paura di aprirgli il cuore, perché Lui rinnovi il fuoco del Suo amore, perché vi spinga ad abbracciare la vita con tutta la sua fragilità, con tutta la sua piccolezza, ma anche con tutta la sua grandezza e bellezza. Che Gesù vi aiuti a scoprire la bellezza di essere vivi e svegli”. 

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