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Un servizio di EWTN News

Concistoro, il peso degli ordini religiosi nel Sacro Collegio

Il prossimo 30 settembre il Sacro Collegio sarà composto da ben 243 cardinali. Il Papa – annunciando il concistoro – ha ricordato come i porporati rappresentino l’universalità della Chiesa. Ma sono numerosi i cardinali provenienti dai diversi ordini religiosi che con i loro carismi differenti arricchiscono la Chiesa Cattolica.

I salesiani guidano numericamente le delegazioni degli ordini religiosi con 11 porporati. 5 sono elettori: Bo, Do Carmo da Silva, Lopez Romero, Sturla ed il preconizzato Rettor Maggiore Artime. Tutti sono stati creati da Papa Francesco. I 6 non elettori sono invece i cardinali Amato, Bertone, Ezzati Andrello, Farina, Rodriguez Maradiaga e Zen.

Dieci – sette dei quali con diritto di voto in conclave - anche i francescani, tra frati minori, cappuccini e conventuali. Appartengono ai cappuccini gli elettori Ambongo, Aos Braco e O’Malley. I frati minori sono rappresentati dal Cardinale Steiner e dal preconizzato Pizzaballa. Infine per i Conventuali ci sono il Cardinale Gambetti e il futuro porporato Bustillo. Non elettori il Cardinale cappuccino Cantalamessa e il frate minore Napier. E' cappuccino anche il preconizzato novantaseienne argentino Dri.

Nove i gesuiti, confratelli di Papa Francesco, sei dei quali sotto gli 80 anni: Barreto Jimeno, Czerny, Hollerich, Ladaria Ferrer e i due annunciati: l'argentino Rossi e il cinese Chow Saw-Yan. Completano la pattuglia della Compagnia di Gesù i non elettori Daarmatmadja, Ghirlanda e Tamkevicius.

Due i cardinali agostiniani entrambi con diritto di voto in conclave, il preconizzato Prevost e il panamense, ma spagnolo di nascita, Lacunza Maestrojuan, appartenente agli agostiniani recolletti.

Due anche i domenicani. L’austriaco Schonborn e il non elettore ceco Duka.

Altrettanti gli spiritani con il centrafricano elettore Nzapalainga e il non elettore Piat, delle Isole Mauritius, e i lazzaristi con il Cardinale elettore etiope Souraphiel e il non elettore sloveno Rodè.

E sono due i claretiani: i cardinali Saraiva Martins e Bocos Merino, entrambi ultraottantenni e dunque esclusi a motivo dell'età da un futuro conclave.

Hanno un porporato elettore anche i carmelitani con lo svedese Arborelius; i comboniani con lo spagnolo Ayuso; la Congregazione di Santa Croce con il Cardinale D’Rozario, che però compirà 80 anni il giorno dopo il concistoro; l’Istituto Voluntas Dei con il laotiano Mangkhanekhoun; i Missionari della Consolata con il Cardinale Marengo; i sulpiziani con il Cardinale Ouellet; i Missionari del Sacro Cuore con il Cardinale Ribat; i Cistercensi con il Cardinale Tempesta; i redentoristi con il Cardinale Tobin; i Legionari di Cristo con il Cardinale Vergez Alzaga.

Un Cardinale a testa – seppure non elettore – per l’Opera Don Calabria con l’italiano Dal Corso; i Missionari d’Africa, detti anche Padri Bianchi, con l’inglese Fitzgerald; gli eudisti con il messicano Jimenez Carvajal; gli Oblati di Maria Immacolata con il filippino Quevedo; l’Ordine Maronita Mariamita, noto come Antoniani Aleppini, con il libanese Rai; gli scalabriniani con l’italiano Tomasi.

Complessivamente su 243 cardinali che il 30 settembre comporranno il Sacro Collegio, i religiosi sono 56: 33 elettori e 23 ultraottantenni.

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