Roma, 12 July, 2023 / 4:00 PM
Le "Madonnelle Romane" accompagnano da secoli cittadini di Roma e turisti lungo le vie della Capitale.
"O Madonnelle" romane dei secc. XIV-XX sono state raccolte e studiate in particolare nel libro "Madonnelle romane e religiosità popolare", edito da Romana Società Editrice, in occasione della mostra mariana in San Michele a Ripa Grande del 1991. Il volume contiene 75 illustrazioni riproducenti altrettante Edicole romane scelte tra quelle di carattere devozionale, miracoloso, artistico, storico e tecnico.
Oggi grazie al volume scopriamo l'Annunciazione a Via del Corso - Via della Vite, nel Rione Colonna di Roma. Il tema sacro dell'Annunciazione, tante volte trattato dagli artisti, è rievocato con leggiadra maestria, da un ignoto autore nell'edicola che abbellisce il palazzo Boncompagni-Ottoboni, là dove Via della Vite incrocia Via del Corso.
Il committente va ricercato, sempre secondo il volume, in qualcuno dei proprietari del palazzo, edificato dopo il 1731, quando un ramo dei Boncompagni, imparentandosi con gli Ottoboni, assunse il nome gentilizio di questa famiglia patrizia, allora nella pienezza della potenza e dello splendore, avendo da poco dato alla Chiesa un papa, Alessandro VIII ( 1689-1691).
L'edicola barocca doveva perpetuare molto probabilmente nelle intenzioni del committente, un antico culto per la Vergine Annunciata presente in quell'area del Rione Colonna.
Il racconto dell'Evangelista è trattato secondo un consueto schema iconografico: la Vergine Maria in ginocchio, che ascolta lo straordinario annuncio della divina maternità dall'Arcangelo Gabriele; la colomba, figura dello Spirito Santo, che irradia fasci di luce sulla fanciulla, angeli che osservano il sacro evento.
L'ovale in stucco è completato da una cornice a scudo , con una testina d'angelo nella parte superiore e inferiore con un cartiglio arricciato e privo d'iscrizione. Una maestosa corona sovrasta l'edicola, segno di omaggio alla Madre di Dio. Lo studioso di Madonnelle Rufini ricorda accesa ogni sera una lampada per devozione.
Sulla facciata del palazzo che prospetta su Via del Corso, è collocata una lapide, che ricorda con una iscrizione in latino, la sistemazione urbanistica dell'area, iniziata sotto il pontificato di Alessandro VII, a partire dal 1662.
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