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A Bisceglie il XII Riconoscimento Giovanni Paolo II

Il 2 Aprile 2005 il Signore chiamava a sé il suo umile servo Papa Giovanni Paolo II. Nel cuore di milioni di persone si accavallavano la tristezza, per la perdita di un Padre, e allo stesso tempo la gioia di saperlo come avvocato in cielo. La sera della sua scomparsa il prof. Natalino Monopoli si riuniva per la prima volta con un gruppo di 10 persone presso la una chiesa di Bisceglie per vegliare in preghiera. Pochi giorni dopo, il numero di persone che voleva celebrare la S. Messa per il Pontefice era già arrivato ad una cinquantina. Al termine della funzione nacque il bisogno di recarsi a Roma, per rendere omaggio all’uomo che per 27 anni aveva fatto da Padre all’umanità cattolica e non cattolica.

Fu proprio durante l’estenuante attesa di 19 ore di coda che, parlando con il gruppo venuto a Roma, nacque l’esigenza di dare frutto a quei momenti, realizzando degli incontri che potessero avvicinarci regolarmente ai sacramenti, alla catechesi alla riflessione sulla vita e gli scritti di Papa Wojtyla. Nasceva così un primitivo nucleo di 30 persone che, a partire dal mese di maggio 2005, iniziava a riunirsi il 2 di ogni mese. In occasione del I Anniversario della scomparsa di Papa Giovanni Paolo II il gruppo chiedeva di poter celebrare con una solenne Messa presso la chiesa di San Lorenzo questo momento commemorativo: era questo il primo passo ufficiale del neonato gruppo “Amici di Giovanni Paolo II”. Nei primi anni dell’attività, mons.  Mons. Oder, postulatore della causa di beatificazione di Giovanni Paolo II, seguiva il cammino di fede del gruppo.

Nel marzo 2009, al termine delle procedure canoniche, sua Eccellenza Mons. Giovan Battista Pichierri erigeva canonicamente l’Associazione “Giovanni Paolo II” di Bisceglie e ne approvava lo statuto, stabilendo la sede presso la Basilica concattedrale. Presidente dell’associazione veniva nominato il prof. Natale Monopoli.

Nell’ udienza di Papa Benedetto XVI del 7 marzo 2007, il Santo Padre veniva a conoscenza del progetto della città di Bisceglie, benediceva la prima statua di Giovanni Paolo II e incoraggiava verbalmente il gruppo di preghiera nel proseguire lungo un cammino di fede, esclamando: “Il Signore vi ricompensi per quello che fate”. L’obiettivo era quello di far sviluppare quei semi di preghiera, apostolato, carità, evangelizzazione ed aiuto dei sofferenti così ben seminati dal Pontefice.

Una pietra miliare nella storia dell’associazione, lo segna indubbiamente la prima edizione del Riconoscimento Giovanni Paolo II, svoltasi a Bisceglie nel 2012. Sei i riconoscimenti attribuiti, incluso quello, consegnato direttamente nelle mani del card. Angelo Comastri, vicario di sua Santità per la Città del Vaticano e Arciprete della Basilica di S. Pietro, il 21 aprile a Roma dal primo cittadino di Bisceglie avv. Francesco Carlo Spina.

Nel corso degli anni il Riconoscimento ha assunto uno spessore tale, da richiedere la nascita di una apposita realtà culturale che lavori durante l’anno alla preparazione della manifestazione iniziale in ottobre (mattinata dello studente) e conclusiva nella serata delle testimonianze e premiazioni. Nell’anno 2018 l’Associazione ha firmato un accordo di collaborazione con il Museo Casa Natale di Giovanni Paolo II di Wadowice; nel 2019 dopo aver portato degli studenti italiani in stage nella casa natia, è stato girato un cortometraggio che racconta la vita del Pontefice nel percorso intero della casa di Wadowice: “1920 qui è cominciato tutto. Giovanni Paolo II dalla vita alla Santità”

Quest’anno si è svolta la XII edizione del concorso studentesco promosso dall’Associazione Giovanni Paolo II con il coinvolgimento di 10 scuole, centinaia di studenti, che hanno preparato 57 elaborati. La presentazione dei lavori si è svolta sabato 13 maggio, nell’auditorium Dell’Aquila a San Ferdinando di Puglia. Una tradizione che si rinnova e che permette di seminare tra gli studenti di diverse età valori nel ricordo e nel nome di Giovanni Paolo II, dice il professor Natalino Monopoli ideatore del concorso.
Il tema scelto quest’anno è stato: “Non c’è pace senza giustizia, non c’è giustizia senza perdono”, che bambini e ragazzi hanno approfondito attraverso letture e percorsi didattici suggeriti dall’Associazione e guidati dagli insegnanti, conclusi con la realizzazione di video, poesie, disegni, canzoni. Alla presentazione dei lavori hanno partecipato due ospiti speciali: il card. Francesco Montenegro, vescovo emerito di Agrigento e la cantautrice Mariella Nava.
Durante la consegna degli attestati è stata esposta la reliquia del sangue di san Giovanni Paolo. La cerimonia di premiazione dei finalisti vincitori, si è tenuta nella Concattedrale di Bisceglie dopo la celebrazione eucaristica delle ore 19 celebrata dal card. Montenegro.

Il prof. Monopoli così spiega il particolare interesse dell’Associazione verso i giovani che per motivi anagrafici non potevano conoscere Giovanni Paolo II: “Fin dal 2005 abbiamo voluto proseguire quello che per Karol Wojtyla prima, Giovanni Paolo II poi, è stato un compito molto importante: dialogare con i giovani per contribuire alla loro crescita umana, valoriale e spirituale. Il concorso vuole infatti perseguire questa finalità, tenendo vivo il magistero e la conoscenza del Santo Pontefice nelle generazioni che lo hanno conosciuto e in quelle che potranno conoscerlo, studiando la vita, gli insegnamenti e le azioni compiute da Cracovia a Roma, da Roma nel mondo intero”.

Le iniziative hanno goduto nel corso degli anni della Medaglia della Presidenza della Repubblica, del patrocinio di: Senato della Repubblica, Presidenza della Camera dei Deputati, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero dei beni culturali, Regione Puglia, Provincia Barletta-Andria-Trani; Diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie. Non è mancato anche il messaggio del Santo Padre, rivolto agli studenti e tutti i partecipanti e premiati.

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