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Un servizio di EWTN News

Papa Francesco, il martire Alfredo Cremonesi ci insegna cosa è il tesoro della Chiesa

Una diocesi arricchita dal martirio di un suo figlio. I pellegrini della diocesi di Crema hanno incontrato Papa Francesco in Vaticano e il Papa ha ricordato il martirio del beato padre Alfredo Cremonesi che  “ha incarnato la pietà robusta, il lavoro generoso, la vita semplice e il fervore missionario, virtù solide della sua terra”.

Guidati da Daniele Gianotti, vescovo della città lombarda dal 2017 i pellegrini recuperano una appuntamento slittato per la pandemia. Ma per Francesco è una occasione per parlare di Alfredo Cremonesi, missionario cremasco, ucciso in Myanmar il 7 febbraio 1953 e della violenza che ancora oggi sconvolge la vita della popolazione birmana: " Come sapete è una terra tormentata, questa, che porto nel cuore e per la quale vi invito a pregare, implorando da Dio il dono della pace".

Del beato il Papa ricorda l'impegno per "l’educazione dei giovani e non si è lasciato intimidire né scoraggiare da incomprensioni e opposizioni violente, fino alla raffica di mitra che lo ha stroncato".

Francesco ha ricordato anche padre Andrea Mandonico e padre Pierluigi Maccalli.

Per il beato Alfredo Cremonesi era fondamentale la gioia di svolgere un “meraviglioso lavoro” facendo incontrare fratelli e sorelle con Gesù".

Ecco per Papa Francesco cosa è il tesoro della Chiesa "siete voi, siamo noi, tutti poveri davanti a Dio e tutti ricchi del suo amore infinito, che si riflette in modo unico negli occhi di ciascuno, e di cui siamo testimoni e missionari".

Un cammino da fare insieme conclude il Papa con un’attenzione ai più deboli.

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