Città del Vaticano , 15 April, 2023 / 11:40 AM
La vita è come la “Via Crucis che organizzate ogni anno per accompagnare il Nazareno. Da un lato, devi preparare molte cose, ascoltare, imparare, sperimentare; aiutarsi a vicenda, avendo spesso l'umiltà di riconoscere che non possiamo farcela da soli. Poi dobbiamo chiedere al Signore il coraggio di uscire in strada, portando la sua immagine perché tutti possano contemplarla. E così, voi portate Gesù agli altri, anche se non ve ne rendete conto, e lo portate con i vostri gesti, con i vostri canti, con le vostre preghiere. Ed è bello che nella nostra piccolezza possiamo essere testimoni di Gesù, missionari della sua misericordia, missionari del suo amore”. Lo ha detto il Papa, ricevendo stamane in Vaticano i Membri della “Fundación Madre Esperanza de Talavera de la Reina” di Toledo.
“Nella vita, come in quella Via Crucis, tutti abbiamo un lavoro, un compito. Gesù – ha aggiunto - ci guarda e gioisce della nostra fatica e dell'amore che siamo capaci di trasmettere. Alcuni di voi sono artisti, realizzate vere e proprie opere d'arte, che poi vengono vendute. Riuscire a guadagnarsi da vivere è importante, perché il lavoratore merita il suo salario, ma penso che il beneficio del lavoro sia maggiore per chi riceve quei piccoli oggetti, magari in dono, e vede tutto l'amore che si è saputo mettere nella loro fabbricazione”.
“Tutti insieme, con Gesù – ha proseguito il Pontefice - possiamo fare tante cose buone. E così voi siete le mani di Gesù, quando lavorate insieme. Sono anche i suoi piedi, la sua voce, il suo Cuore, quando escono per condividere con gli altri la gioia di averlo trovato. E come? Rendere grazie a Dio per i vostri genitori, per i vostri fratelli, per i vostri insegnanti, per i vostri sacerdoti, per tutte le persone che vi amano”.
“Gesù – ha concluso - è venuto nel mondo per insegnarci la via del cielo, per aprirci le sue porte, e questa è la grande gioia che celebriamo nella risurrezione: siamo liberi di fare il bene, di camminare insieme verso quella meta. E la nostra croce – cioè fatica, pazienza, fatica – si traduce in un'opera d'arte bella, piena di colore e di speranza, che catturata nel nostro cuore ci dà forza e ci incoraggia ad andare avanti”.
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