Città del Vaticano , 15 April, 2023 / 3:00 PM
Siamo nel periodo della novena della Divina Misericordia che precede la prima domenica dopo Pasqua, cioè la Domenica della Divina Misericordia che si celebra domani. A Roma c’è una parrocchia, san Giovanni Battista dei Fiorentini, dove questa festa è sentita in modo particolare perché l’inizio del culto della Divina Misericordia in Italia è legato proprio a questa chiesa.
Negli anni dopo la II guerra mondiale una signora laica, Maria Stella, fondò un Centro “Propaganda Mariana” con lo scopo di incrementare la devozione verso la Madonna che doveva essere legata alla formazione teologica e spirituale. Nel 1947 la signora Stella fece aprire una libreria con i libri mariologici. Il centro si trovava in via Giulia, a due passi dalla chiesa di san Giovanni de’ Fiorentini. Un giorno una suora, una certa suor Emilia, regalò a Maria Stella dei fogli dattiloscritti con la storia di suor Faustina e delle sue rivelazioni mistiche. Tra i sacerdoti che frequentavano la libreria c’era anche un sacerdote polacco che risiedeva nel Collegio Polacco di Roma, padre Giuseppe (in polacco Jozef Cudiski, anche se la dicitura del cognome non è sicura). La signora Maria gli mostrò i fogli e gli chiese delle informazioni riguardanti suor Faustina. Don Jozef, che divenne amico e collaboratore del Centro, si impegnò a tradurre dal polacco il materiale sulla mistica. Successivamente fu pubblicato anche uno scritto del confessore di suor Faustina, padre Andrasz, in forma di fascicolo ciclostilato. Intorno al Centro e alla signora Stella si formò il primo gruppo dei devoti della Divina Misericordia. Un giorno nella libreria venne un frate francescano, padre Raimondo Padrin, che divenne uno dei più assidui propagatori del messaggio della Divina Misericordia. Nella sua diocesi di Udine, con il permesso del vescovo, fece pubblicare nel 1953 lo scritto di padre Andrasz, “Misericordia Divina, noi confidiamo in Te!” Invece a cura delle Edizioni Divina Misericordia di “Propaganda Mariana” fu pubblicato lo scritto di padre Sopocko “La Misericordia Divina, unica speranza per il genere umano” con l’approvazione della diocesi di Portogruaro (1954) e Bari (1956).
Nel 1952 Maria Stella mandò a Pio XII un’immagine di Gesù Misericordioso realizzata da una sua amica pittrice, Margherita Venuti che si era ispirata alle parole di suor Faustina. Ricevette una risposta positiva dalla Segreteria di Stato con la benedizione del Pontefice. Per lei fu un segnale che poteva diffondere tale immagine con le preghiere della mistica. Nel 1956 la signora Stella fece dono del libro di padre Sopocko a Pio XII in occasione del suo ottantesimo compleanno ricevendo, anche questa volta una risposta positiva. Grazie al Centro “Propaganda Mariana” venne pubblicato il libro di padre Sopocko e un opuscolo contenente la Novena, le Invocazioni e la coroncina alla Divina Misericordia e, ovviamente, delle cartoline con l’Immagine di Gesù. Purtroppo, nel 1959 avvenne un fatto inatteso e molto doloroso per le persone che s’identificavano con la spiritualità di suor Faustina: la Congregazione per la Dottrina della Fede decise di “proibire la diffusione delle immagini e degli scritti che presentano la devozione della Divina Misericordia nelle forme proposte dalla suor Faustina” aggiungendo che “il compito di rimuovere le predette immagini, che eventualmente fossero già esposte al culto, è affidato alla prudenza dei vescovi”. Fu un colpo per i devoti appartenenti a “Propaganda Mariana” che non potevano più riunirsi pubblicamente ma continuavano la preghiera personale.
Ma suor Faustina e la sua spiritualità era ormai troppo conosciuta, particolarmente in Polonia. Quando nel 1964 Karol Wojtyła divenne arcivescovo di Cracovia, si impegnò personalmente a chiarire la questione dell'autenticità delle apparizioni e la correttezza del culto della Divina Misericordia. Perciò durante il Concilio Vaticano II l’arcivescovo di Cracovia incontrò il Segretario del Sant'Uffizio, il card. Ottaviani, che gli consigliò di avviare il processo di beatificazione di suor Faustina. Anche per provvedere alla nuova, accurata traduzione del suo Diario. Il card. Ottaviani chiarì che la nota della Congregazione del 1959 non impediva tale processo che poté iniziare nel 1965 e si concluse nel 1967. Nel 1968 gli atti furono spediti alla Congregazione per le Cause dei Santi per la fase vaticana del processo concluso soltanto nel 1992, già sotto il pontificato di Giovanni Paolo II che l’anno successivo, il 18 aprile del 1993 proclamò suor Faustina beata durante una solenne cerimonia a san Pietro. Invece la sua canonizzazione ebbe luogo durante l’Anno Santo 2000, il 30 aprile. Nel frattempo, nel 1994 la chiesa di Santo Spirito in Sassia, che si trova nelle vicinanze del Vaticano, divenne ufficialmente il Centro di spiritualità della Divina Misericordia per volere dell’allora vicario di Roma, il card. Camillo Ruini. Nella chiesa fu esposto un grande quadro di Gesù Misericordioso benedetto da Giovanni Paolo II il 23 aprile del 1995.
In tutti questi anni nella basilica di San Giovanni Battista dei Fiorentini la devozione al Gesù Misericordioso che era cominciata negli anni 50 non cessava mai: in questa chiesa c’erano sempre i fedeli che invocavano la misericordia di Dio con le parole di santa Faustina. Nel 1987 visitò la chiesa Tadeusz Krajewski, un pittore polacco che era anche vicepresidente dell’Associazione dell’Apostolato della Divina Misericordia. Avendo avuto la notizia che proprio nella basilica dei Fiorentini da tempo si celebrava la festa della Divina Misericordia, volle regalare al parroco, mons. Canciani, un quadro di Gesù Misericordioso dipinto da lui stesso che riproduceva quello dipinto da Adolf Hyla. Per il parroco fu uno stimolo per realizzare una cappella. Si è deciso di collocare l’icona in una nicchia alla destra dell’altare del Santissimo con una cancellata artistica.
La canonizzazione di suor Faustina diede per tanta gente un impulso a visitare anche questa chiesa e pregare davanti all’Immagine di Gesù Misericordioso.
In occasione del centesimo anniversario della fondazione in questa chiesa della parrocchia (1906 – 2006), il parroco, mons. Luigi Veturi, decise di realizzare una cappella dedicata a Gesù Misericordioso dove fu posta la Sua immagine conservata fino da quel momento nella navata laterale. L’immagine fu messa in una artistica cornice di bronzo fatta dallo scultore Gino Giannetti.
Oggi, quando celebriamo la novena della Domenica della Divina Misericordia vale la pena ricordare che in Italia il culto della Divina Misericordia ha avuto il suo inizio proprio nella basilica romana di San Giovanni Battista dei Fiorentini, a due passi dal Vaticano.
Il testo in polacco è stato pubblicato nel settimanale “Niedziela” (La Domenica)
Le Migliori Notizie Cattoliche - direttamente nella vostra casella di posta elettronica
Iscrivetevi alla newsletter gratuita di ACI Stampa.
La nostra missione è la verità. Unisciti a noi!
La vostra donazione mensile aiuterà il nostro team a continuare a riportare la verità, con correttezza, integrità e fedeltà a Gesù Cristo e alla sua Chiesa.
Donazione a CNA