venerdì, novembre 22, 2024 Donazioni
Un servizio di EWTN News

Papa Francesco, una sua preghiera di fronte all'Immacolata di Piazza di Spagna

Papa Francesco in preghiera di fronte l'Immacolata di Piazza di Spagna
Papa Francesco saluta la folla dopo l'omaggio alla Vergine in piazza di Spagna
Papa Francesco durante la preghiera di fronte al Monumento dell'Immacolata a Piazza di Spagna
Un momento della celebrazione in piazza di Spagna
Papa Francesco legge la preghiera alla Vergine
Il monumento all'Immacolata di Piazza di Spagna

Una preghiera per la Madonna, nel giorno in cui inizia l’Anno Santo Straordinario della Misericordia. L’ha composta personalmente Papa Francesco, e la recita di fronte al monumento dell’Immacolata di Piazza di Spagna (che in realtà si trova nell’adiacente piazza Mignanelli) per un appuntamento che è ormai una tradizione consolidata per la città di Roma: quello dell’atto di venerazione all’Immacolata in Piazza di Spagna, e poi della preghiera nella Basilica di Santa Maria Maggiore, di fronte all’icona di Maria Salus Populi Romani.

L’icona di Santa Maria Maggiore è molto cara a Papa Francesco, che vi si reca a pregare all’inizio e al termine di ogni viaggio apostolico. Vi andò anche il giorno dopo la sua elezione a Pontefice.

Il monumento all’Immacolata di Piazza di Spagna fu inaugurato da Pio IX nel 1857. Fu questo Papa, devotissimo della Madonna, a proclamare il dogma dell’Immacolata Concezione nel 1854. Pio XII usava mandare una corona di fiori in omaggio alla Vergine nel giorno dell’Immacolata, e tuttavia fu Giovanni XXIII il primo Papa che, l’8 dicembre 1958, uscì dalla mura vaticane per andare personalmente a deporre ai piedi del monumento un cesto di rose bianche, e poi andò a Santa Maria Maggiore. Da lì, cominciò la consuetudine della visita dei Papi a piazza di Spagna e Santa Maria Maggiore.

Papa Francesco arriva poco prima delle 16, a bordo della Ford Focus e non della Papamobile, come era successo in anni passati, per la delusione di alcuni fedeli. L'accoglienza è comunque molto calorosa. 

Ci sono, ad attenderlo, oltre 100 disabili, portati lì dall’UNITALSI (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali): anche questa è una tradizione. Ma per Emanuele Trancalini, presidente dell’UNITALSI, “con l'inizio del Giubileo questo appuntamento assume un significato profondo per la nostra associazione e per le tante persone con disabilità e malate che sono pronte a sfidare il freddo per pregare insieme al Pontefice e per testimoniargli che non è solo e che ci sono tanti che hanno riposto la loro speranza in questo anno speciale”.

Prima dell’arrivo del Papa – e anche questa è una tradizione – una rappresentanza dei nuclei aziendali delle ACLI di Roma, di ATAC-COTRAL, ACEA e il nucleo dipendenti Roma Capitale hanno reso omaggio alla statua di piazza di Spagna. Una presenza – spiega Lidia Borzì, presidente delle ACLI di Roma e provincia - che “assume una valore particolare con l'apertura del Giubileo straordinario voluto da Papa Francesco al quale vogliamo testimoniare, con la nostra presenza, il nostro impegno per essere testimoni di Misericordia soprattutto a favore di Roma e dei suoi cittadini in particolare quelli più fragili, come cerchiamo di fare ogni giorno”.

Papa Francesco è accompagnato, tra gli altri, dall’arcivescovo Georg Gaenswein, Prefetto della Casa Pontificia; da mons. Guido Marini, Maestro delle Celebrazini Liturgiche pontificie; dall’arcivescovo Angelo Becciu, sostituto alla Segreteria di Stato; e da Peter Brian Wells, assessore. Il Cardinal Pietro Parolin, segretario di Stato, è a Parigi per la conferenza sul clima. Il Papa è atteso dal Cardinal Agostino Vallini, vicario del Papa per la diocesi di Roma, dal vicegerente, il vescovo Filippo Iannone, e da alcuni ausiliari. C’è anche il prefetto di Roma Capitale, Francesco Paolo Tronca, e altre autorità del mondo politico e civile.

Nella preghiera da lui composta, Papa Francesco si rivolge alla Vergine, dice di essere venuto “a nome delle famiglie, con le loro gioie e fatiche; dei bambini e dei giovani, aperti alla vita; degli anziani, carichi di anni e di esperienza; e in modo particolare vengo a te da parte degli ammalati, dei carcerati, di chi sente più duro il cammino”. Papa Francesco si fa anche portavoce di quanti “sono arrivati da terre lontane in cerca di pace e lavoro”, ovvero i migranti, una attenzione costante di questo pontificato.

Il Papa dice a Maria che sotto il suo manto “c’è posto per tutti, perché tu sei la madre della Misericordia” e “il tuo cuore è pieno di tenerezza per tutti i suoi figli”. Papa Francesco sottolinea che guardando a Maria si riconosce “la vittoria della divina misericordia sul peccato e su tutte le sue conseguenze” e “si riaccende in noi la speranza in una vita migliore, libera da schiavitù, rancori e paure”.

Prosegue il Papa nella preghiera: “Tu dici a tutti: ‘Venite, avvicinatevi fiduciosi; entrate e ricevete il dono della misericordia.; non abbiate paura, non abbiate vergogna; il Padre vi aspetta a braccia aperte per darvi il suo perdono e accogliervi nella sua casa, venite tutti alla sorgente della pace e della gioia’.”

Al termine della breve cerimonia (viene letto il passo dell’Apocalisse in cui si parla di Maria; si cantano le litanie; si canta il Tota Pulchra Est), Papa Francesco saluta il Cardinal Fernando Filoni, Prefetto di Propaganda Fide (il dicastero vaticano ha sede proprio sulla piazza), le autorità presenti e poi si concede all’abbraccio delle persone. Quindi, si reca a Santa Maria Maggiore.

Le Migliori Notizie Cattoliche - direttamente nella vostra casella di posta elettronica

Iscrivetevi alla newsletter gratuita di ACI Stampa.

Clicca qui

La nostra missione è la verità. Unisciti a noi!

La vostra donazione mensile aiuterà il nostro team a continuare a riportare la verità, con correttezza, integrità e fedeltà a Gesù Cristo e alla sua Chiesa.

Donazione a CNA