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Un servizio di EWTN News

“Ed io che sono?” A San Giovanni in Laterano cinque incontri su Leopardi

“Ed io che sono?” è il titolo dell’iniziativa promossa dalla diocesi di Roma per vivere il cammino quaresimale, che vedrà protagonista Franco Nembrini, professore e saggista; l’introduzione di ogni serata sarà affidata a don Fabio Rosini, direttore dell’Ufficio diocesano per le vocazioni, mentre le conclusioni al cardinale vicario Angelo De Donatis.

Un comunicato stampa della diocesi di Roma racconta l'iniziativa nel dettaglio. Gli appuntamenti si terranno ogni mercoledì, a cominciare dal primo marzo, dalle ore 19; saranno trasmessi in diretta su Telepace e in streaming sul canale YouTube della diocesi di Roma.

"Vale la pena rileggere il “Canto notturno di un pastore errante dell’Asia” e altri versi leopardiani in vista dell’iniziativa promossa dalla diocesi di Roma per la Quaresima: ogni mercoledì, a cominciare dal primo marzo, la basilica di San Giovanni in Laterano, dalle ore 19, ospiterà cinque incontri dedicati ai capolavori di Giacomo Leopardi per vivere insieme il cammino quaresimale", si legge sulla nota ufficiale.
Edoardo Coen leggerà alcuni brani, mentre Andrea Coen si dedicherà all’accompagnamento musicale.

"Sarà l’occasione per riflettere alla luce di alcune pagine tra le più espressive della nostra letteratura, e vivere più consapevolmente il nostro cammino di preparazione verso la Pasqua", auspica il cardinale De Donatis.

Se la proposta quaresimale diocesana dell’anno scorso era incentrata su “I Promessi Sposi” e sul perdono, quest’anno si punta "sulla vita e il suo dramma – riflette Nembrini parlando con la Diocesi di Roma –. Da parte della critica, Leopardi è stato bollato come “pessimista”, ma non c’è niente di più falso. Lui ha cantato la vita, in tutta la sua drammaticità, ma l’ha cantata. È stato un grande realista più che un pessimista. Per questo la domanda “Ed io che sono?” mi è sembrata un po’ come la sintesi di tutto il suo pensiero".

“A Silvia” e “Il sabato del villaggio” saranno al centro dell’incontro dell’8 marzo, su “Perché di tanto inganni i figli tuoi?”, con la constatazione che "tutto muore, tutto passa – osserva –, per cui la vita è sentita come terribile contraddizione tra il desiderio di eternità con cui nasciamo e l’esperienza della morte che sembra tradirlo".

Il percorso proseguirà con “E mi sovvien l’eterno”, il tema del 15 marzo, che avrà come brani di riferimento “L’infinito” e “Il passero solitario”: "Nonostante tutto, nonostante l’esperienza per cui la morte sembra vincere e la cultura moderna sembri accettare questa amara constatazione, il sentimento dell’infinito e dell’eterno riemergono continuamente".

Il 22 marzo appuntamento con il “Canto notturno di un pastore errante dell’Asia”, che verrà letto integralmente nella serata dal tema: “Tu, certo, comprendi il perché delle cose”.La conclusione il 29 marzo, con “Questo, d’ignoto amante, inno ricevi”, dalla poesia “Alla sua donna”.

La partecipazione agli incontri è libera e gratuita, e consentita fino ad esaurimento dei posti disponibili, dopo essersi sottoposti ai consueti controlli di sicurezza. 

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