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Un servizio di EWTN News

Il Papa all'Ordine di Malta: "Le opere vanno organizzate, segno della carità di Cristo"

"Saluto con piacere le nuove Alte Cariche e i membri del nuovo Sovrano Consiglio, eletto nel corso del Capitolo Generale che avete appena concluso. Da qui riprendete con rinnovato slancio il vostro impegno di tuitio fidei e obsequium pauperum, dando gratuitamente quello che avete gratuitamente ricevuto e testimoniando che seguire Cristo nel servizio ai poveri e ai malati è un cammino che riempie l’anima". Francesco saluta e accoglie in Vaticano i Partecipanti al Capitolo Generale del Sovrano Militare Ordine di Malta.

"Mi ha rallegrato apprendere che le persone nominate lo scorso 3 settembre nel governo provvisorio hanno trovato la fiducia della grande maggioranza dei Capitolari - dice il Papa - Essi, provenendo dalle diverse realtà territoriali nei cinque continenti, hanno espresso soddisfazione e dato fiducia a chi ha traghettato l’Ordine verso questo nuovo percorso, per applicare fedelmente la nuova Carta Costituzionale e il nuovo Codice Melitense".

Era infatti il 3 settembre 2022 quando Papa Francesco sciolse il Sovrano Consiglio dell’Ordine di Malta,ne nominò un altro e convocò un Capitolo Generale Straordinario, con nuovi regolamenti da lui approvati. Dal 3 settembre scorso lo Smom ha una nuova Carta Costituzionale e un nuovo Codice Melitense. 

Francesco si congratula per il cammino svolto fino ad adesso. "Nel Capitolo dei Professi, che ha preceduto il Capitolo Generale, rispondendo al mio invito e a quanto stabilito nella Carta Costituzionale e nel Codice Melitense, avete affrontato il tema della ricostituzione, secondo l’ispirazione originaria, della vita comunitaria e della piena osservanza del voto solenne di povertà. Avete anche valutato concretamente le modalità per il sostentamento della vita comunitaria e l’impegno che a tale riguardo assume l’Ordine. Di questo mi congratulo! Ritengo anche giusta e prudente la scelta di non obbligare alla vita comunitaria chi, emettendo la professione, sapeva di non esservi obbligato, e di affermare al tempo stesso che tutti sono invitati ad abbracciarla. Pertanto, coloro che faranno la professione solenne da adesso in poi, consapevoli che essa comporta la vita comunitaria, ne assumeranno l’obbligo con piena libertà".

Al Capitolo Generale straordinario partecipano 111 membri dell’Ordine di Malta provenienti dai cinque continenti. Il Capitolo Generale, fa sapere l’Ordine di Malta, ha il compito di tutelare il carisma dell’Ordine di Malta e di attualizzarlo prendendo conoscenza e trattando le questioni più importanti dell’Ordine.

"Apprezzo la decisione di riaprire un noviziato e spero che presto se ne potranno aggiungere altri. Prego il Signore, e invito tutti voi a farlo con me, di mandare abbondanti vocazioni al vostro Ordine, non solo per la professione religiosa, ma anche al secondo ceto, primo collaboratore dei professi, e al terzo ceto. Per mantenere in vita tante opere meritorie, è necessario pregare che il Signore mandi “buoni operai”, suscitando vocazioni in ogni ceto, in modo particolare alla professione religiosa, che vive ed esprime in pienezza la vocazione giovannita", continua il Papa parlando al Sovrano Ordine di Malta.

Poi il Papa dona ai presenti alcuni termini che qualificano l'Ordine. Sovrano, militare, ospedaliero.

Sovrano. "Si tratta di una sovranità del tutto singolare, assunta nel corso dei secoli e confermata per volere dei Papi. Essa vi permette di operare generosi e impegnativi gesti d solidarietà, rendendovi prossimi ai più bisognosi, sotto la tutela giuridica diplomatica internazionale", commenta il Papa.

Poi l'altra parola, Militare. "Per la difesa dei pellegrini e dei luoghi santi, oltre che della cristianità, il vostro Ordine ha scritto pagine gloriose. Oggi, quelle gesta lasciano il posto al dialogo interreligioso. Inoltre, la fede in Cristo e la sequela di Lui vi impegnano nella testimonianza del Vangelo e nella lotta contro tutto ciò che ad esso si oppone".

Infine, l'ultima parola, Ospedaliero. "L’Ordine trae origine dal servizio che il Beato Gerardo offriva ai pellegrini a Gerusalemme, nell’Ospedale intitolato a San Giovani Battista, divenuto poi il vostro Patrono. In quel luogo Gerardo, con i primi frati, accoglieva i pellegrini e i bisognosi, prestando loro anche le cure mediche di cui avevano bisogno, e questo lo si ritrova oggi nella pluralità delle vostre opere. E allora, quando vi fate prossimi con compassione e tenerezza – sono le tre modalità del Signore: prossimità, vicinanza, compassione etenerezza –, voi stessi vi identificate con Gesù, buon Pastore, buon samaritano. Non dimentichiamolo: le opere vanno ben organizzate e ben gestite, ma soprattutto devono essere segno della carità di Cristo, che è come la forma di tutte le opere che voi dovete avere. ", conclude Papa Francesco.

 

 

 

 

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