Torino, 28 December, 2022 / 2:00 PM
Un gruppo di 30 giornalisti accreditati presso la Sala Stampa Vaticana e la Stampa Estera Italiana ha trascorso un fine settimana di metà dicembre in un “Press Tour” a Torino, con attenzione ai luoghi centrali che hanno visto operare san Giovanni Bosco. Tra questi, Museo Casa Don Bosco a Valdocco.
"Le antiche camerette di Don Bosco, ora rinnovate ed ampliate per dar vira all'attuale Museo Casa Don Bosco, si potrebbero definire centro di interesse storico e culturale per coloro che per la prima volta visitano i luoghi del Santo dei giovani. Tuttavia il Museo Casa Don Bosco è stato pensato come centro ideale di unità per tutti coloro che sono legati, spiritualmente o professionalmente, ai Salesiani", così si legge nella Prefazione del catalogo del Museo Casa Don Bosco scritta dal Rettore Maggiore dei Salesiani.
L'itinerario del Museo è un breve pellegrinaggio. Il nucleo originale del museo nasce con il complesso di quattro stanze dove Don Bosco visse dal 1853 al 1888. Da quattro stanze si creò un vero spazio di vita. Nel 2019 è stata studiata una nuova modalità espositiva degli spazi. Il museo Casa Don Bosco è cosi diviso in 4 piani. Il Catalogo "Museo Casa Don Bosco" edito da Salesiani Don Bosco e Elledici ci introduce e spiega ognuno di questi piani.
Iniziamo dal Piano terra. Qui è possibile accedere alla Cappella Pinardi, alla Chiesa di San Francesco di Sales e alla Basilica di Santa Maria Ausiliatrice.
Nel percorso di visita al Museo Casa Don Bosco si accede anche ai sotterranei del primo oratorio di Valdocco, cinque locali anticamente d'uso e servizio come la grande cantina, il primo refettorio dei ragazzi, la prima cucina.
La visita prosegue al primo piano, anticamente destinato ai laboratori degli artigiani. Lo spazio museale ora presenta una serie di sale dedicate ai primi collaboratori di Don Bosco, ai dipinti raffiguranti l'iconografia del santo e legati alla storia di Valdocco.
Il secondo piano è senza dubbio il cuore pulsante di tutto il Museo Casa Don Bosco, ovvero si possono visitare le Camerette di Don Bosco. La visita è introdotta dalla Prima Camera di Don Bosco ( dal 1853 al 1861): questa stanza gli servì da camera da letto, sala di ricevimento e ufficio. Qui Don Bosco scrisse molte delle sue operette popolari. In questa camera sono accaduti avvenimenti fondamentali: nel 1854 Domenico Savio incontra Don Bosco e legge le parole Da Mihi animas coetera tolle e il 18 dicembre 1859 Don Bosco fonda la congregazione salesiana: si trova esposto Museo l'originale del Verbale di Fondazione.
Si prosegue con la Camera di Don Bosco ( 1861-1887). L'allestimento filologico descrive la sua quotidianità attraverso il letto, il divano, le sedie, la scrivania dove Don Bosco compose le Regole dei salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Dopo la morte del Santo questa stanza servì per 22 anni da ufficio e da camera da letto di Don Michele Rua. Egli dormiva sopra il divano e riposò su di un letto solo nella sua ultima malattia.
La sistemazione museale attuale ha riportato la stanza al suo aspetto originale: sulla base della documentazione storica sono stati ricollati gli arredi e la sistemazione dei mobili in relazione agli anni trascorsi qui di Don Bosco.
In questo luogo Don Bosco abitò e lavorò per 27 anni. Sono originali: il divano, le sedie a schienale, la poltrona in tessuto e il comodino. Appartennero a Don Bosco anche l'appendiabiti, il crocifisso, il calamaio, il leggio mobile. Nel luogo in cui si trovava il letto della morte è stata allestita, come preziosa reliquia, una teca con le vesti originali del Santo. Ci sono anche i guanti e la sciarpa.
Nello stesso piano si trovano anche oggetti e memorie che illustrano la Canonizzazione del Santo dei giovani.
Al centro dell'area espositiva si trova la camera di Mamma Margherita, qui la mamma di Don Bosco ha abitato dal 1853 sino alla morte. All'interno della camera alcuni oggetti significativi a lei appartenuti.
Una sala importante del Museo è dedicata alla missionarietà salesiana. Infatti essa ne presenta i simboli: il mappamondo appartenuto personalmente a Don Bosco e ancora la foografia originale di Don Bosco insieme ai primi salesiani missionari.
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