Kampala, 28 November, 2015 / 2:35 PM
Papa Francesco ha incontrato i giovani ugandesi presso il Kololo Airstrip di Kampala. Dopo aver ascoltato le testimonianze di due giovani sui temi dell’Hiv e del rapimento dei bambini soldato il Pontefice ha lasciato da parte il testo preparato per rivolgere alle migliaia di ragazzi un discorso a braccio.
“Ho ascoltato – ha detto Papa Bergoglio – con molto dolore le testimonianze. Mentre ascoltavo mi sono chiesto: una esperienza negativa può servire per la vita? Sì. Emanuele e Winnie hanno vissuto esperienze negative. Winnie pensava che non avesse futuro, che la vita fosse un muro però Gesù le ha fatto capire che nella vita possono succedere i miracoli: le pareti diventano orizzonti, un orizzonte che apre il futuro. Davanti a esperienze negative ci sono sempre possibilità di aprire un orizzonte con la forza di Gesù. Winnie ha trasformato la sua depressione in speranza: questa non è una magia ma è opera di Gesù che è il Signore. Gesù può tutto. Gesù ha sofferto l’esperienza più negativa della storia, fu insultato, scacciato, assassinato e Gesù co il potere di Dio è risorto. Egli pio compiere lo stesso con ogni esperienza negativa perché Gesù è il Signore. Io immagino che tutti insieme possiamo immaginare la sofferenza di Emanuele quando vedeva i suoi compagni torturati, assassinati. Emanuele è stato coraggioso perché sapeva che se fosse fuggito lo avrebbero ucciso: allora ha corso il rischio, ha avuto fiducia in Gesù e è fuggito e oggi lo abbiamo qui dopo 14 anni diplomato in scienze amministrative. Si può sempre: la nostra vita è come un seme, per vivere occorre morire e morire a volte anche fisicamente come i martiri dell’Uganda. Attraverso questa morte c’è una vita, per tutti. Se trasformo il negativo in positivo sono un trionfatore però lo posso fare solo con la grazia di Gesù. Siete sicuri di questo? Siete disposti a trasformare nella vita il negativo in positivo? Siete disposti a trasformare odio in amore, a trasformare la guerra in pace? Dovete essere consapevoli che siete un popolo di martiri, nelle vostre vene scorre il sangue dei martiri e per questo avete la fede e la vita. Questa fede e questa vita è cosi bella, per questo si chiama la perla dell’Africa. Quando non funzioniamo bene a chi dobbiamo chiedere aiuto? A Gesù, che può cambiarci la vita. Gesù può abbattere tutti i muri che abbiamo davanti, Gesù può far si che la vita sia un servizio per gli altri. Alcuni potrebbero chiedermi se c’è una bacchetta magica… Se volete che Gesù vi cambi la vita dovete chiedergli aiuto, questo si chiama pregare. Vi chiedo, pregate? Pregate Gesù perché è il Salvatore, non smettete di pregare, la preghiera è l’arma più forte che ha un giovane. Gesù ci ama, Gesù ama tutti? Vuole aiutare tutti? Allora aprite la porta del cuore a Lui e lasciatelo entrare, lasciare entrare Gesù nella nostra vita e quando entra ci aiuta a lottare, a combattere contro tutti i problemi. Lottare contro la depressione, contro l’AIDS, chiedergli aiuto per superare queste situazioni, ma sempre lottando con il desiderio e la preghiera. Siete pronti a combattere, a desiderare il meglio per voi stessi, pregare Gesù? Tutti noi apparteniamo alla Chiesa. La Chiesa ha una madre: Maria. Pregare la Madre! Quando un bambino cade, si fa male e piange va a cercare la mamma. Quando abbiamo un problema la cosa migliore è andare dove c’è nostra madre. E pregare Maria, madre nostra. Voi pregate la Vergine? E chiedo, voi pregate Gesù e Maria? Superare le difficoltà, trasformare il negativo in positivo, pregare Gesù che può tutto. Gesù entra nel nostro cuore e ci cambia la vita. Pregare Gesù perché è l’unico Signore e nella Chiesa non siamo orfani, abbiamo una madre allora preghiamo la nostra Madre Maria. Vi ringrazio molto per avermi ascoltato e perché volete trasformare il male in bene e combattere con Gesù al vostro fianco. Vi ringrazio perché volete continuare a pregare!”.
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