Roma, 28 November, 2022 / 11:00 AM
“Un fiume in piena: pellegrinaggi dal mondo intero, gruppi, giovani, adulti, parrocchie che ora che sono tornata in Italia in attesa di una nuova missione mi porto nel cuore”. Con la semplicità che la bellezza, quella vera, del cuore, sa trasmettere, suor Rosa Maria Napolitano ci parla della devozione alla B.V. Maria attraverso la Medaglia Miracolosa che si è ricordata domenica 27 novembre, nell’anniversario delle apparizioni a Santa Caterina Labouré.
Suor Rosa Maria ha 79 anni di cui 60 trascorsi da suora. Nel 2009 viene eletta consigliera generale della lingua italiana delle Figlie della Carità e si stabilisce a Parigi alla Casa Madre dove rimane per 6 anni. Nelle sue parole il ricordo del primo incontro con le altre 9 consigliere e la madre Superiora generale, un momento cordiale condito da uno spirito di accoglienza ed una semplicità straordinaria: “Ho sentito da subito una grande sintonia e ho vissuto sei anni intensi insieme a tutte loro. Ciascuna di noi manteneva il contatto con le province della sua lingua e nel frattempo viveva in semplicità, preghiera e condivisione fraterna al servizio dei poveri”.
Suor Rosa Maria al termine del suo incarico è rientrata in Italia e ha svolto il ruolo di commissaria apostolica presso le Povere Figlie della Visitazione. Dopo quattro anni, nel 2019, ritorna a Parigi come responsabile del Centro Internazionale Missionario, dove viene svolta la formazione, che dura circa due anni, per quelle sorelle che si preparano alla missio ad gentes e vengono quindi inviate laddove c’è più bisogno come ad esempio a luglio scorso quando due suore sono state inviate rispettivamente in Rwanda e Tanzania.
Il nuovo incarico a Parigi ha visto suor Rosa Maria impegnarsi anche al Centro di ascolto e al Bureau delle s. Messe e presso la Sala video: “Ho accolto tanti gruppi per far vedere il video dove vengono raccontate le apparizioni a suor Caterina Labouré. Dopo il video solitamente si svolge una conversazione sulle apparizioni: è stata una esperienza che mi ha riempito il cuore di gioia pur partecipando spesso alle sofferenze e alle inquietudini di chi si accosta alla Cappella di Rue de Bac. Tutti chiedono preghiere, vengono a ringraziare, chiedono di essere affidati a Maria. Alcuni ritornano per ringraziare, per dire che hanno ricevuto grazie, chiedono di continuare a pregare per loro”. Con grande semplicità suor Rosa Maria ricorda il cuore del messaggio: “Maria ha detto di venire ai suoi piedi e da lei arrivare a Gesù. Ci ha dato questo strumento della Medaglia Miracolosa come segno della sua tenerezza materna. La scritta che campeggia in alto alla Cappella “Venite ai piedi di questo altare, qui le grazie saranno sparse su tutte le persone” sembra essere tutt’uno con le mani di Maria da cui partono dei raggi pieni di luce”. Chi c’è stato non può fare a meno di notare l’apparente contrasto fra i dintorni della Casa madre, il centro di Parigi dinamico e lussuoso, e l’umiltà del vialetto che porta alla Cappella: “Nel cuore di Parigi, davanti al bon marché, si entra in questo vialetto e si apre un altro mondo. Tanta gente entra senza sapere cosa c’è” spiega la suora “Bisogna stare nella Cappella e guardare Maria, tutto questo mondo prostrato ai suoi piedi. Dopo la benedizione, al termine dell’Eucarestia, dopo che il sacerdote si è ritirato, tutte le persone presenti fanno un cerchio davanti all’altare a contemplare Maria. È un popolo numeroso, silenzioso che supplica, prega, implora. Il martedì dalle 13.30 alle 15 c’è Adorazione e quando si entra in chiesa è tutto occupato, si rimane sorpresi, si entra e si assiste alla visione di persone che si stanno affidando a Maria, stanno ringraziando, le stanno affidando le loro paure, le loro ansie”.
Suor Rosa Maria ricorda alcuni episodi che porta nel cuore: “Ho ricevuto un’e-mail di una signora che mi voleva incontrare l’indomani, purtroppo ero in pellegrinaggio a Lisieux e non ci siamo potute incontrare. Lei è venuta alla Casa madre e ha pregato per ottenere la guarigione della figlia anoressica. Dopo qualche giorno, ci siamo risentite, la figlia stava meglio e mi ha scritto: sappia che la Vergine Maria è presente nelle nostre vite e si manifesta in maniera molto esplicita”. Continua la suora: “Al Centro ascolto mi sono imbattuta in tante persone che piangono e quando vanno via escono serene, anche persone non credenti, di altra religione, ho ascoltato tanti cuori…. Un giorno mi sono fermata con una coppia italiana che era venuta per ringraziare, due anni prima il matrimonio era in profonda crisi. “Da due anni – hanno detto con le lacrime agli occhi - siamo di nuovo una famiglia, siamo qui per ringraziare la Madonna”.
Queste persone erano tornate felici, pieni di quella felicità che si trova quando si ritrova un bene perduto.
“Un’altra coppia con un ragazzo di 12/13 è venuta per ringraziare. Il figlio era in coma, ora sta bene. Mi hanno mostrato le foto ed effettivamente il cambiamento impressionante mi ha lasciata senza parole”. Spiega suor Rosa Maria: “La gente viene per chiedere, ringraziare, vengono per la salute fisica, mentale e spirituale, per cercare lavoro, per avere pace nelle famiglie, protezione e liberazione. In molti mi contattano per avere le Medaglie, leggono la storia su internet e ne rimangono impressionate… Un signore di 42 anni ha scoperto la storia della Medaglia Miracolosa. Soffrendo di una grande angoscia ed inquietudine mi ha mandato una e-mail per chiedermi una decina di Medaglie, gliene ho mandate 20. Un altro mi scrisse un biglietto con caratteri molto grandi e non ne capivo il motivo ma nel biglietto era scritto: non posso muovere braccia, mani, non vedo bene, per favore mi mandi una medaglia, sento il bisogno di essere avvolta dai raggi di Maria che mi illuminano e scaldano. Era una donna anziana con gravi problemi di salute…”.
È il tuo popolo, Maria, che ti prega e attraverso te giunge a Gesù.
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