Utrecht, 28 September, 2022 / 6:30 PM
"La dichiarazione dei vescovi fiamminghi sulla benedizione delle coppie dello stesso sesso incontra diverse obiezioni". Lo sostiene in un articolo su La Nuova Bussola Quotidiana il Cardinale Willem Jacobus Eijk, Arcivescovo di Utrecht.
Il porporato ricorda che "le benedizioni sono sacramentalia, non sacramenti. I vescovi fiamminghi affermano inoltre esplicitamente che la benedizione di coppie dello stesso sesso non è un matrimonio. I sacramentalia, invece, sono segni sacri che assomigliano in un certo senso ai sacramenti e che operano frutti particolarmente spirituali per le persone che ricevono la benedizione, preparandole a ricevere l’effetto principale dei sacramenti. I sacramentali santificano anche situazioni particolari della vita . I sacramentalia sono in qualche misura analoghi ai sacramenti. La preghiera esemplificativa della dichiarazione in cui le coppie omosessuali si impegnano reciprocamente mostra un’inequivocabile analogia con il sì che l’uomo e la donna si pronunciano durante la cerimonia di matrimonio. Il timore, quindi, non è infondato: il passaggio da questa benedizione al matrimonio di coppie dello stesso sesso non è un grande passo e sarà possibile nel prossimo futuro".
Secondo il Cardinale Eijk inoltre "la benedizione non presuppone solo una buona intenzione da parte di chi la riceve. Ciò che è benedetto deve anche corrispondere all’ordine di creazione di Dio. Dio ha creato il matrimonio come dono totale e reciproco dell’uomo e della donna l’uno all’altra, che trova il suo culmine nella procreazione".
"Nella preghiera della comunità in occasione della benedizione delle coppie gay- prosegue il Cardinale Eijk - la comunità prega affinché la grazia di Dio operi nella coppia gay per permettere loro di prendersi cura l’uno dell’altro e della comunità in generale. Tuttavia, non possiamo pregare affinché la grazia di Dio possa operare in una relazione che non è conforme al suo ordine di creazione. I vescovi fiamminghi non dicono esplicitamente che le relazioni omosessuali sono giustificabili. Tuttavia, anche la formulazione della preghiera comunitaria nel loro modello liturgico per la benedizione delle coppie gay suggerisce che le relazioni omosessuali possono essere moralmente giustificate".
"Permettere la benedizione di coppie gay - conclude l'Arcivescovo di Utrecht - comporta il grande rischio di sgonfiare le benedizioni e di minare l’insegnamento della Chiesa sulla moralità del matrimonio e sull’etica sessuale".
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