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Un servizio di EWTN News

A Roma nasce il Tavolo Diocesano Carità. Ecco di cosa si tratta

La foto dell’evento
È nato ufficialmente la scorsa settimana il Tavolo Diocesano Sanità, un progetto voluto dal Centro diocesano per la pastorale sanitaria, al quale hanno aderito tanti ospedali romani, e non solo.
 
Tra i partecipanti Asl Roma 1; Presidio Nuovo Regina Margherita; Fondazione Policlinico universitario Agostino Gemelli IRCCS; Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata; Associazione Medici Cattolici Italiani (Amci) Roma; Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini; Fondazione Policlinico Universitario Campus Biomedico; Azienda Ospedaliera universitaria Policlinico Umberto I; Fondazione Policlinico Tor Vergata PTV; Fondazione Santa Lucia IRCCS; Ospedale Sandro Pertini, Asl Roma 2; Gemelli Medical Center; Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Roma.
 
Presentato nella Sala degli Imperatori del Palazzo Lateranense, alla presenza del vescovo Paolo Ricciardi, delegato diocesano per la pastorale sanitaria, e dell’assessore alla Sanità e Integrazione socio-sanitaria della Regione Lazio Alessio D’Amato, il Tavolo Diocesano avrà la funzione di creare altri “Tavoli Tecnici Scientifici” sulle diverse realtà di sofferenza, ai quali siederanno i direttori delle diverse Unità operative complesse o reparti di riferimento delle strutture ospedaliere.
 
"Questo non è che un piccolo contribuito alla salute integrale della personadichiara il vescovo Ricciardi. Soprattutto in questi ultimi tempi, a causa della pandemia – prosegue –, abbiamo sentito la necessità di metterci in ascolto, in ascolto in particolar modo delle persone malate. Questo tavolo nasce con uno sguardo al mondo del dolore cronico, ma non è che un primo passo, uno dei tanti campi su cui lavorare. Ci sono persone che non chiedono che essere ascoltate e noi siamo qui, tutti insieme, per tenderci l’un l’altro la mano e provare a fare bene il Bene".
 
Osserva l’assessore D’Amato:"L’esperienza di questi due anni e mezzo, del Covid-19, ci ha insegnato a lavorare insieme, a fare squadra, a fare rete, a dimezzare i tempi tra un’azione da mettere in atto e una decisione da assumere. Forse anche per questo nella nostra Regione abbiamo avuto un tasso di letalità 5 o anche 8 volte inferiore ad altre zone, e non abbiamo visto scene come quelle di New York, con le fosse comuni, o Madrid, con le bare stipate al Palazzo del Ghiaccio. Io sono profondamente convinto che siamo tutti sulla stessa barca e dobbiamo aiutarci vicendevolmente. Per questo un Tavolo grazie al quale lavorare insieme è una iniziativa molto importante. Sono convinto che sarà un cammino proficuo".
 
Il Tavolo Diocesano Sanità "nasce con lo sguardo rivolto innanzitutto a coloro che soffrono di malattie reumatologiche: più di 5 milioni di persone in Italia. Si tratta di oltre 150 tipi di patologie infiammatorie o croniche che colpiscono le articolazioni, le ossa, i muscoli, talvolta anche organi e tessuti, e provocano dolore e crescenti difficoltà. Malattie spesso difficili da diagnosticare, che incidono pesantemente sulla vita e sulle relazioni di chi ne è affetto, molte delle quali non sono ancora inserite nei Lea (Livelli Essenziali di Assistenza). Come la fibromialgia, che colpisce due milioni e mezzo di persone nel nostro Paese".
 
"La vita delle persone con malattie reumatologiche è una vita dove il dolore sembra non avere mai fine – dice don Carlo Abbate, responsabile del Centro diocesano per la pastorale sanitaria –. Ma noi vogliamo dire a queste persone che non sono sole, vogliamo restituire loro dignità, camminare al loro fianco. La nascita di questo Tavolo non è un punto di arrivo, ma l’inizio di un percorso".
 
 

 

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