Città del Vaticano , 24 August, 2022 / 1:00 AM
A cinquant’anni dal motu proprio “Ministeria quaedam”, con il quale San Paolo vi aveva rivisto tutta la materia della prima tonsura, degli ordini minori e delsuddiaconato nella Chiesa latina, Papa Francesco invia un Messaggio ai Vescovi, ai Presbiteri e ai Diaconi, alle Persone Consacrate e ai Fedeli Laici. "La ricorrenza del cinquantesimo anniversario della Lettera apostolica in forma di Motu Proprio Ministeria quaedam di san Paolo VI ci offre l’opportunità di tornare a riflettere sul tema dei ministeri", dice il Papa nell'incipit del Messaggio.
"Il modo migliore per celebrare l’odierno significativo anniversario è proprio quello di continuare ad approfondire la riflessione sui ministeri che san Paolo VI ha avviato", dice il Papa che sulla stessa linea di San Paolo VI ha pubblicato "Spiritus Domini", del 10 gennaio 2021, circa l’accesso delle persone di sesso femminile al ministero istituito del Lettorato e dell’Accolitato e "Antiquum ministerium" del 10 maggio 2021 con cui ha istituito il ministero di Catechista.
Per il Papa il tema "è di fondamentale importanza per la vita della Chiesa: infatti, non esiste comunità cristiana che non esprima ministeri. Ogni ministero è una chiamata di Dio per il bene della comunità."
"L’ecclesiologia di comunione, la sacramentalità della Chiesa, la complementarietà del sacerdozio comune e del sacerdozio ministeriale, la visibilità liturgica di ogni ministero sono i principi dottrinali che, animati dall’azione dello Spirito, rendono armonica la varietà dei ministeri", commenta il Papa nel Messaggio.
Per il Pontefice è "lo Spirito che facendoci partecipi, in modi distinti e complementari, del sacerdozio di Cristo, rende tutta la comunità ministeriale, per costruire il suo corpo ecclesiale. Lo Spirito opera negli spazi che il nostro ascolto obbediente rende disponibili alla sua azione. Ministeria quaedam ha aperto la porta al rinnovamento dell’esperienza della ministerialità dei fedeli, rinati dall’acqua del battesimo, confermati dal sigillo dello Spirito, nutriti dal Pane vivo disceso dal cielo".
Ed ecco la proposta del Papa: "Per poter ascoltare la voce dello Spirito e non arrestare il processo – facendo attenzione a non volerlo forzare imponendo scelte che sono frutto di visioni ideologiche – ritengo che sia utile la condivisione, tanto più nel clima del cammino sinodale, delle esperienze di questi anni. Esse possono offrire indicazioni preziose per arrivare ad una visione armonica della questione dei ministeri battesimali e proseguire così nel nostro cammino. Per questo motivo desidero nei prossimi mesi, nelle modalità che verranno definite, avviare un dialogo sul tema con le Conferenze Episcopali per poter condividere la ricchezza delle esperienze ministeriali che in questi cinquant’anni la Chiesa ha vissuto sia come ministeri istituiti (lettori, accoliti e, solo recentemente, catechisti) sia come ministeri straordinari e di fatto".
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