Roma, 20 August, 2022 / 10:00 AM
Siamo ormai alla fine del periodo di vacanze estive e sono molti gli italiani che in queste ore ritornano nelle loro dimore abituali per riprendere il lavoro. E anche nelle diocesi si inizia a programmare il prossimo anno pastorale.
In due diocesi – L’Aquila e Matera-Irsina – intensa la preparazione per la visita di Papa Francesco. Il prossimo 28 agosto il Pontefice sarà nel capoluogo abruzzese per la festa della Perdonanza. “O Dio, guarda e sostieni il nostro Papa Francesco. Tu che lo hai scelto come pastore di tutto il gregge, accompagnalo con il tuo amore. Fa’ che confermi i fratelli e che tutta la Chiesa sia in comunione con lui, nel vincolo dell’unità e della pace. Ti chiediamo che la sua Visita, nella nostra terra aquilana, ci aiuti ad essere discepoli autentici del Vangelo; testimoni generosi del perdono, ricevuto e dato; costruttori di una società fraterna e solidale”, è il testo della preghiera preparata per l’occasione mentre in questi giorni sono state consegnate alle parrocchie una serie di sussidi in preparazione a questo importante evento che rappresenta – ha scritto l’arcivescovo della città, il card. Giuseppe Petrocchi, “un gesto di predilezione verso la nostra Chiesa e la nostra Città, ancora più prezioso se si tiene conto dei Suoi pressanti impegni pastorali e di alcuni dolorosi problemi di salute”.
Dopo la Istituzione della Perdonanza, decretata da Celestino V, Papa Francesco è il primo Pontefice che, dopo 728 anni, apre la Porta Santa: “l’attesa fedele e tenace degli Aquilani, che si è prolungata nei secoli, approda felicemente al suo compimento. La presenza del Successore di Pietro conferirà, a questo evento, una portata planetaria: la Porta Santa della Perdonanza verrà aperta non solo ai pellegrini che accorreranno numerosi, ma sarà spalancata sul mondo intero. Speriamo che tutti i Popoli, specie quelli lacerati da conflitti e da divisioni interne, possano varcarla, idealmente, e ritrovare le vie della solidarietà e pace”, ha scritto ancora il card. Petrocchi evidenziando che “la spiritualità e la cultura della Perdonanza incontrano pienamente i valori della Misericordia intensamente promossi da Papa Francesco nel Suo ministero universale: il Suo pensiero teologico come la Sua sensibilità, sacerdotale e umana, sono centrati sull’Amore del Padre che, in Cristo crocifisso e risorto, va incontro ai peccatori e accoglie coloro che soffrono, per riscattarli e offrire una Vita nuova, che li rende davvero figli di Dio e fratelli tra di loro”.
E poi a Matera-Irsina la visita di Papa Francesco, tra un mese, il 25 settembre, a conclusione del Congresso Eucaristico nazionale. In tante diocesi anche molti momenti assembleari in vista della ripresa dell’anno pastorale.
Nella diocesi di Campobasso-Bojano oggi le conclusione degli Esercizi spirituali diocesani nel quotidiano guidati dall’arcivescovo GianCarlo Bregantini sul tema “Il nostro pastore ci guida alle fonti delle acque della vita”. “Sinodalità e missione: rilanciare l’evangelizzazione”, il tema scelto dalla diocesi di Cassano allo Ionio guidata dal vice presidente della Cei, il vescovo Francesco Savino. L’assemblea è prevista per il prossimo 9 settembre presso la parrocchia “San Girolamo” di Castrovillari e proseguirà il 10 e il 17 dello stesso mese. Tra gli interventi previsti quello del card. Mario Grech, segretario generale per il Sinodo dei vescovi, della biblista Silvia Zanconato e del teologo don Massimo Naro. “Viviamo un tempo complesso e oscuro”, ha scritto Savino, sottolineando che “il Covid-19 non è stato ancora debellato, la guerra in Ucraina diventa sempre più violenta, la crisi economica ci attanaglia, la politica con la sua ultima rappresentazione del 14 luglio che ha mandato in crisi il governo di unità nazionale di Draghi ha palesato tutte le sue debolezze, gli impoveriti aumentano a dismisura, le disuguaglianze ormai sono insopportabili, il disagio sociale è sotto gli occhi di tutti: siamo chiamati ad un sussulto di coscienza e a uno scatto di responsabilità collettiva, generando speranza”. Da qui l’urgenza di una “rivoluzione culturale che veda noi cristiani col Vangelo tra le mani, l’Eucaristia nel nostro corpo e la carità di Cristo che abbraccia, attraverso la nostra testimonianza, ogni uomo e ogni donna che incontriamo sui sentieri più o meno interrotti della nostra esistenza”.
Sul tema sinodale anche il convegno nella diocesi di Acerra: “A 60 anni dal Concilio. Per una Chiesa sinodale”. Al convegno, che si svolgerà dal 16 al 18 settembre interverrà il vice presidente della Cei, l’arcivescovo di Modena-Nonantola, Erio Castellucci. Dal 16 al 28 agosto convegno diocesano a Livorno insieme al vescovo Simone Giusti sul tema “In ascolto dello Spirito che parla alla sua Chiesa”. "Il Battesimo – scrive il presule - ci dona la fede e ci chiama alla vita cristiana. La vita cristiana si coniuga sempre con la vocazione ad uno specifico stato di vita o ad un servizio nella Chiesa, per il mondo. Il Santo Padre esorta le Chiese locali a dare un volto sempre più ministeriale alle Comunità accogliendo i doni e le vocazioni che lo spirito suscita. Ha istituito il ministero del Catechista e reso accessibile a tutti il ministero del Lettorato e dell’Accolitato: chi può essere degno di ricevere questi ministeri? Coloro che, chiamati dallo Spirito, rispondono affermativamente. Occorre quel discernimento che si realizza solo in un clima di preghiera”.
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