Città del Vaticano , 06 July, 2022 / 12:30 AM
Monsignor Philippe Curbelié è il nuovo sottosegretario per la Dottrina della Fede. Papa Francesco lo ha nominato oggi, e si va ad aggiungere all’altro sottosegretario, monsignor Matteo Visioli, in carica dal 2017. Un altro tassello si aggiunge, dunque, alla struttura del dicastero per la Dottrina della Fede, in attesa della nomina del nuovo prefetto, considerando che il Cardinale Luis Ladaria ha 78 anni ed ha dunque superato di tre anni l’età della pensione.
Classe 1968, di Neuillly-sur-Seine, Monsignor Curbelié è stato sacerdote incardinato nell’arcidiocesi di Toulouse dal 1995. Ha studiato alla Gregoriana, ed è stato anche professore di Teologia Dogmatica all’Institut Catholique di Parigi, dove è stato anche decano della facoltà di teologia.
Tra i suoi incarichi, anche quello di membro del Consiglio Direttivo dell’Agenzia della Santa Sede per la Valutazione e la Promozione della qualità delle
Università e Facoltà Ecclesiastiche. Dal settembre 2012 è Officiale del Dicastero per la Cultura e l’Educazione, dove è Capo Ufficio dal 2014. È anche postulatore della causa di canonizzazione di Pauline Jaricot, la fondatrice della Pontificia Opera per la Propagazione della Fede.
Monsignor Curbelié va a prendere il posto di monsignor Armando Matteo, che era sottosegretario aggiunto della Congregazione per la Dottrina della Fede e che poi è stato nominato segretario della Sezione Dottrinale del dicastero il 23 aprile 2022. Segretario della Sezione Disciplinare è invece monsignor Joseph Kennedy. Stando così le cose, ogni sezione del dicastero dovrebbe avere un segretario e un sottosegretario.
Il dicastero dovrebbe avere ancora due segretari aggiunti, l’arcivescovo Joseph Augustine Di Noia, che ha già superato da quattro anni l’età della pensione, e l’arcivescovo Charles J. Scicluna, che continua ad essere arcivescovo de La Valletta. Dovrebbe, perché con la riforma della Curia non c’è certezza delle strutture finché non vengono ulteriormente definite, e non c’è traccia di segretari aggiunti nella nuova costituzione.
Si ritiene, in generale, che gli incarichi dei dicasteri rimasti sostanzialmente uguali anche dopo il cambio di nome siano confermati fino a decisione opposta, e dunque resta in carica come prefetto il Cardinale Ladaria. Questi ha compiuto 78 anni, e dunque è tre anni sopra l’età della pensione, e dovrebbe essere presto sostituito.
La scelta di un officiale del Dicastero per l’Educazione e la Cultura segnala anche che ci sarà un rimpasto nel dicastero, notevolmente cambiato con la riforma perché frutto di una fusione tra Congregazione per l’Educazione Cattolica e Pontificio Consiglio della Cultura, e il cui nuovo prefetto ancora non è stato nominato.
Da notare che nell’Annuario Pontificio 2022 il numero dei consultori della Congregazione era passato dai 23 dello scorso anno ai 32 di quest’anno: un allargamento che preconizzava già alla ristrutturazione della Congregazione in due sezioni distinte, certificata, e dunque non segnalata nell’Annuario, lo scorso 14 febbraio.
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