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San Pio V e la devozione al Rosario

Entrando nella basilica di Santa Maria Maggiore, nella cappella del Santissimo Sacramento, si può ammirare la sepoltura di San Pio V.

Il monumento stato voluto da Papa Sisto V per ricordare l'opera del grande predecessore.

Ricordare il nome di questo pontefice è tenera viva la memoria di un perfetto religioso e soprattutto di un  grande amante del Rosario.

Al santo si deve se, dopo la battaglia di Lepanto nel 1571, questa devozione è entrata nel cuore e nella liturgia della Chiesa come strumento di amore e perfezione per la vita cristiana. Devozione nata nel seno dell'Ordine dei Predicatori. Leggendone le fonti storiche si apprende che lo stesso San Domenico la diffuse per la lotta contro l'eresia albigese, presente nel proprio tempo.

La Madonna del Rosario di Pompei, venerata dal beato Bartolo Longo, terziario domenicano, a metà del 1800 compendia questa tradizione cara ai figli del santo spagnolo.

Antonio Ghislieri nasce il 17 gennaio 1504, a Bosco Marengo, in provincia di Alessandria da una buona famiglia.

Fin da piccolo è attratto dalla tensione alla santità e dallo studio, tanto che  lasciata la cura del gregge di proprietà paterna entra nell'Ordine domenicano.

Compiuto il noviziato e mutato il nome in quello di frate Michele vi compie gli studi.

Dotato di ottimo acume e  grande volontà è ordinato sacerdote, divenendo un autentico figlio della Regola domenicana.

Uomo di profonda pietà e studio, queste doti lo mettono alla sequela di Cristo, portandolo ad assumere numerosi incarichi delicati per la vita ecclesiale. Vescovo di Sutri e Nepi e cardinale dal 1557 è un innamorato della fede e della cura al Popolo di Dio.

Poverissimo e penitente per tutto il corso della propria esistenza rimane un semplice religioso, alieno dalla ricchezza e dalla vanagloria.

Il 7 gennaio 1556 è eletto Pontefice.

Carattere forte e spirituale è un grande riformatore, portando la parola del vangelo nella propria realtà. Istituisce numerose fondazioni allo scopo di salvare le donne dalla strada, lotta contro il triste fenomeno dell'usura e riporta i valori della fede, in tutta la loro interezza, nella società.

Attentissimo al quotidiano della gente, dà vita ai Monti di pietà, con lo scopo di evitare interessi maggiori, sui reali bisogni delle persone disagiate e bisognose.

Spira, il 1 maggio 1572, incontrando San Domenico scelto come padre ed amato come modello.

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