Parma, 01 July, 2022 / 12:30 AM
Un uomo nella vita porta avanti i propri ideali ma, spesso, capita che questi vengano impediti o fermati. Tutto cambia prospettiva ed anche la vita stessa diviene un'altra. Se tutto questo può cambiare la rotta desiderata, la vita di San Guido Maria Conforti insegna il contrario.
Nato nel 1865, fin da ragazzo è intelligente e simpatico. Un ragazzo d'oro.
A quattordici anni legge la vita di San Francesco Saverio e se ne innamora. Dotato di forte volontà chiede alla Compagnia di Gesù ed alla Società salesiana di partire in missione: nulla di fatto.
Riprende la propria strada, entrando nel Seminario della diocesi. Una strana malattia lo ferma,poco prima dell'ordinazione sacerdotale ma il ragazzo non si dà per vinto: la preghiera e la sua calma superano l'ostacolo. La Madonna di Fontanellato fa la grazia ed il 22 settembre 1888 viene ordinato sacerdote. Celebra la prima messa nel santuario mariano, assistito dal suo rettore, don Andrea Ferrari, futuro arcivescovo di Milano.
Il desiderio ed il sogno delle missioni abita la sua mente ed il suo cuore. Divenuto vicario generale è attivissimo e si dà da fare per fondare Istituto che abbia a cuore la missione ad gentes.
Sono gli anni della Rerum novarum e dello sguardo attento della Chiesa alla società ed al mondo.
Il 3 dicembre 1895 fonda a Parma il Seminario emiliano per le Missioni estere. Nasce la Congregazione di San Francesco Saverio per le missioni estere.
Il 4 marzo 1899 i primi saveriani giungono in Cina. La vita dura ed il molto bene fatto attira l'odio tanto che alcuni di loro vengono uccisi nella Rivolta dei boxer. Padre Caio Rastelli, lo studente Odoardo Maninni, i vescovi Gregorio Grassi e Francesco Fogolla: le prime vittime di quell'odio.
Monsignor Conforti, nominato vescovo di Ravenna ed in seguito di Parma segue con attenzione la situazione richiamando in Italia l'ultimo dei superstiti e promuovendo la fondazione del Vicariato apostolico cinese. Padre Luigi Calza è consacrato vescovo dallo stesso Monsignor Conforti. E' il 21 aprile 1912.
L'azione pastorale del vescovo è grandissima. Chi ha avuto il dono di viverne lo spirito, lo ricorda attivissimo. E' padre di tutti, generoso e sorridente, la sua carità non ha confini.
Il suo ruolo dura per ben ventiquattro anni e tutti spesi per il vangelo e la collettività. Amico di padre Lino Maupas, francescano attivissimo nella carità, la loro azione pastorale è notevole.
Uomo di intensa preghiera, la sua esistenza è scandita dall'amore a Cristo e dal farsi tutto a tutti.
Tanta la sua umiltà: rifiuta le onorificenze proposte per il grande lavoro svolto nella pacificazione della città durante le sommosse che la attanagliano.
Uomo del domani e del futuro ha saputo guardare avanti proiettando la propria vita in quel quotidiano che ancora oggi parla al mondo.
Spira il 5 novembre 1931 alla guida della sua diocesi e del proprio Istituto.
Il carisma saveriano parla del suo fondatore e di quello spirito che permette di andare avanti, pur nelle difficoltà, per portare Cristo ai confini della terra per amore, solo per amore.
Canonizzato dal 2011, Monsignor Conforti è sepolto a Parma nella casa madre dell'istituto.
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