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Charles de Foucauld: preghiera e prossimità al servizio del Vangelo

Charles Eugene de Foucauld, visconte di Pontbriand è il nome completo del beato – la cui canonizzazione avverrà il prossimo 15 maggio - che, nel corso della propria esistenza, ha mutato per giungere all'incontro con il Cristo.

Ufficiale, esploratore, trappista, sacerdote, la vita di fratel Carlo di Gesù, nome che assumerà da religioso, sarà una parabola incontro ai misteri della vita cristiana, spesa tra i Tuareg.

Nato il 15 settembre 1858 a Strasburgo, prestissimo rimane orfano dei entrambi i genitori.

Accolto dal nonno, che lo lascerà erede di un ingente patrimonio che il giovanissimo de Foucauld in poco dilapiderà, nel 1876 entra nella Scuola militare.

Nel corso non brilla come allievo e vive un'esistenza alla ricerca del senso del proprio domani.

Si fidanza con una ragazza e si dedica alla sua professione. I sottoposti ne ricorderanno le doti di un militare di grande esperienza e grande perizia.

Nel 1880 è con l'esercito francese in Africa. Il Marocco e l'Algeria sono le sue destinazioni.

Nel 1885 riceve una medaglia d'oro per una capillare attività di esploratore che descrive nei suoi scritti. Tutto ciò lo mette in mostra come scienziato e profondo divulgatore di quanto scopre viaggiando.

Charles sembra aver trovato il punto fermo della propria esistenza, ma non è così tanto che nel 1889 entra nella Trappa di Notre Dame des Nieges.

Farsi religioso trappista è il modo che il Signore gli fa sentire per vivere il Vangelo con intensità e rigore. Si dedica alla meditazione ed allo studio della teologia. Sente che la sua vita è altro, chiedendo al proprio abate generale di poter vivere ciò che sente nel cuore.

E' inviato per un periodo a Roma dove studia per essere ordinato sacerdote. Nel 1901 riceve l'ordinazione a Viviers.

Dopo una tappa a Nazareth torna in Africa per diffondere il vangelo e farsi fratello universale dei tanti che incontra sul proprio cammino. Il suo fortino è aperto a tutti.

La sua esperienza è originale, tanto da essere evidenziata nell'enciclica Popolorum progressio (1967) nella quale Paolo VI evidenzia come ”in parecchie regioni, essi (riferendosi all'opera dei missionari) sono stati i pionieri del progresso materiale come dello sviluppo culturale. Basti ricordare l’esempio del padre Carlo de Foucauld, che fu giudicato degno d’esse chiamato, per la sua carità, il "Fratello universale", e al quale si deve la compilazione di un prezioso dizionario della lingua tuareg. È Nostro dovere rendere omaggio a questi precursori troppo spesso ignorati, uomini sospinti dalla carità di Cristo, così come ai loro emuli e successori che continuano ad essere, anche oggi, al servizio di coloro che evangelizzano».

Fonda una nuova realtà: “I piccoli fratelli del Cuore di Gesù”.  Vivere la vita della Sacra Famiglia a Nazareth” è il principio unificatore. Preghiera, silenzio, lavoro manuale ed assistenza a più poveri, sono le basi della nuova famiglia religiosa. Un'esistenza nascosta e feconda come il granellino di senape, descritto nel vangelo.

Il 1 dicembre 1916, presso la comunità di Tamanassaret, viene ucciso per aver diffuso il vangelo dell'amore del Padre sul mondo.

Papa Benedetto XVI lo beatifica il 13 novembre 2005 ed il 27 maggio 2020 Papa Francesco autorizza la Congregazione per le Cause dei Santi a promulgare il decreto che accerta un nuovo miracolo per la canonizzazione del beato.

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