Roma, 26 March, 2022 / 10:00 AM
Una gioia speciale per la diocesi di Trento: l’ordinazione a vescovo del missionario vicentino padre Christian Carlassare, originario di Schio, 44 anni, gambizzato un anno fa in un attentato poco dopo la sua nomina a vescovo della diocesi di Rumbek, in Sud Sudan.
Ripresosi dopo una lunga riabilitazione, Carlassare è stato finalmente ordinato vescovo nella cattedrale di Rumbek ieri. Più giovane tra i vescovi italiani e tra i più giovani al mondo, il neo vescovo fu ospite a Trento lo scorso 1 gennaio per la Giornata Mondiale della Pace e vi portò la sua testimonianza di perdono e riconciliazione. La consacrazione di padre Christian era già fissata per il 23 maggio 2021, solennità di Pentecoste, ma era stata posticipata in seguito all’attentato di cui fu vittima la notte del 25 aprile 2021, quando colpi di arma da fuoco sparati da un gruppo di persone piombate nella sua stanza, lo ferirono gravemente alle gambe. “Sono consapevole che a Rumbek – dichiarava il neo-vescovo in una intervista al settimanale diocesano Vita Trentina – c’è una Chiesa che mi aspetta, questo è stato un tempo di grande attesa in cui in molti mi hanno fatto sentire il calore, mi hanno chiesto di tornare e di non cedere alla paura”.
”Da pastore ferito – aggiungeva – sarò più solidale con le mie pecore stanche e affaticate. Il perdono poi mi aiuterà ad accogliere chi ha sbagliato, nella fiducia che la persona non è il suo errore, può redimersi. Questo insegna l’Africa, pur in un contesto in cui i conflitti fra tribù e tra i clan della singola tribù avvengono molto spesso. Perché è una terra molto più tollerante e il suo popolo, rispetto a noi, è molto meno facile al giudizio”.
Proseguono le iniziative a livello nazionale soprattutto nel campo dell’accoglienza dei profughi ucraini messa in atto dalle diocesi, parrocchie, movimenti ecclesiali sin dalle prime ore. E ieri il coinvolgimento di tutte le diocesi italiane che si sono unite a Papa Francesco per l’atto di consacrazione al Cuore Immacolato di Maria della Russia e dell’Ucraina. In ogni diocesi celebrazioni nelle Cattedrali o in luoghi particolarmente significative come i santuari diocesani.
Questa settimana i vescovi del Consiglio Permanente della Cei si sono ritrovati a Roma per la loro sessione primaverile. Tanti i punti all’ordine del giorno uno in particolare è l’Assemblea generale dei vescovi italiani che si svolgerà a Roma dal 23 al 27 maggio.
Sarà l’ultima Assemblea presieduta dal card. Gualtiero Bassetti che concluderà il suo mandato. I vescovi saranno chiamati a votare una terna che sarà poi sottoposta al Papa per la nomina del nuovo presidente. Tema dell’Assemblea “In ascolto delle narrazioni del Popolo di Dio. Il primo discernimento: quali priorità stanno emergendo per il Cammino sinodale?”. I vescovi hanno anche approvato il programma dei quattro giorni di lavori. Inoltre ai vescovi è stata presentata una Nota che recepisce e traduce le indicazioni magisteriali contenute nei due Motu Proprio che consentono di rendere sempre più evidente il ruolo delle donne e dei laici nella missione evangelizzatrice della Chiesa, spiega il comunicato finale dei lavori: una nota che “aiuterà ad orientare la prassi concreta delle Chiese che sono in Italia sui ministeri istituiti del Lettore, dell’Accolito e del Catechista”.
Con questo testo, che sarà discusso nel corso dell’Assemblea Generale, la Conferenza Episcopale Italiana intende inserire il tema dei “ministeri istituiti” nel Cammino sinodale, in modo che possa diventare anche un’opportunità per riflettere su “una Chiesa che valorizza la dignità battesimale di ogni membro del popolo di Dio e si struttura in funzione della missione della comunità”. Lavori intensi, come dicevamo, anche in vista del Congresso Eucaristico Nazionale che si svolgerà nella diocesi di Matera-Irsina dal 22 al 25 settembre, sul tema: “Torniamo al gusto del Pane. Per una Chiesa eucaristica e sinodale”. L’evento, che si svolgerà in diversi luoghi della città di Matera, prevede anche alcune testimonianze provenienti da varie diocesi e raccolte in questi mesi di preparazione.
Un altro tema è stato quello sull’adeguamento degli “Orientamenti e norme per i seminari” alla luce della Ratio fundamentalis institutionis sacerdotalis. L’obiettivo è quello di proporre un primo schema orientativo della nuova Ratio Nationalis, elaborato dalla Commissione Episcopale per il Clero e la Vita Consacrata, all’Assemblea Generale così che se ne possa discutere collegialmente. E poi la situazione dei Tribunali ecclesiastici dopo la riforma del Motu Proprio Mitis Iudex Dominus Iesus, con una “mappatura” dei Tribunali in Italia (Interdiocesani, Metropolitani, Diocesani), contenente riferimenti utili e diocesi afferenti.
Tra gli appuntamenti nazionali da ricordare quello dal 29 al 31 marzo, in modalità online, promosso dall’Ufficio Catechistico nazionale della Cei. Si tratta degli Esercizi Spirituali pensati per i direttori degli uffici catechistici diocesani e regionali, per i membri delle equipe diocesane, per gli esperti e i collaboratori dell’Ufficio Cei. “La Quaresima è il tempo favorevole in cui riprendere in mano la Parola di Dio, soprattutto i cosiddetti ‘racconti della Passione di Cristo’. È un modo per prepararsi interiormente alla celebrazione della Pasqua. Meditare sui momenti ultimi della vita di Gesù significa accogliere il suo modo di vivere e di morire per risorgere anche con lui”, sottolinea mons. Valentino Bulgarelli, direttore dell’Ufficio e sottosegretario della Cei.
Per la Quaresima e la Pasqua anche un Sussidio che guida attraverso cinque film consigliati dalla Commissione nazionale valutazione film della Cei EI. Rifacendosi alla metafora della semina e della mietitura utilizzata da Papa Francesco nel messaggio per la Quaresima di quest’anno, il Sussidio propone cinque verbi – preparare, irrigare, fecondare, attendere, gustare – che corrispondono ad altrettanti atteggiamenti tipici del seminatore.
Da ieri poi nella diocesi di Cassano allo Ionio l’elevazione a basilica pontificia minore del santuario della Madonna del Castello di Castrovillari. Un riconoscimento – ha detto il vescovo Francesco Savino – che intende “intensificare il vincolo con la Chiesa di Roma ed è un ulteriore segno di considerazione ed affetto paterno di Papa Francesco per la nostra diocesi”.
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