Roma, 05 January, 2022 / 12:30 AM
Per vivere al meglio la celebrazione della Festa dei Magi il 6 gennaio raccontiamo le 5 tappe del cammino dei Magi verso l'incontro con Gesù Bambino a Betlemme. In un recente articolo pubblicato sul National Catholic Register, Monsignor Charles Pope, decano e sacerdote dell'Arcidiocesi di Washington, ha riflettuto sulle tappe del viaggio che i Magi hanno intrapreso a Betlemme, alla ricerca di Gesù Bambino.
Nel Vangelo del 2 gennaio si osserva "come i Magi viaggino per tappe dalla luce di una stella alla luce luminosa e gloriosa di Gesù Cristo". Attraverso queste cinque fasi, i re passano dall'"essere semplici magi a diventare, per grazia di Dio, saggi", ha aggiunto.
La prima fase è quella della chiamata. Il Vangelo di Matteo afferma: "Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, alcuni magi venuti dall'Oriente vennero a Gerusalemme, dicendo: 'Dov'è il Re dei Giudei che è nato? Poiché abbiamo visto la sua stella in Oriente e siamo venuti ad adorarlo".
Il vescovo Pope ha detto che il termine "magi" si riferisce a "uomini dotti, forse antichi astronomi". Ha spiegato che "fino a quel momento della storia del Natale, solo gli ebrei erano stati chiamati a Betlemme", così ha affermato che "è chiaro che il Vangelo si estende a tutto il mondo" e che è una "chiamata completa alla Chiesa". Inoltre il vescovo ha osservato che "Dio ti chiama attraverso qualcosa nel mondo naturale: una stella" e ha invitato i fedeli a chiedersi: "Qual è la 'stella' che Dio ha usato (e usa) per chiamarti?" e "Chi sono le stelle nella tua vita attraverso le quali Dio ti ha chiamato?" "Forse era la Scrittura, una magnifica chiesa o una canzone ispiratrice; ma è più comune che Dio usi qualcuno nella nostra vita per raggiungerci: un padre, un familiare, un amico, un sacerdote, una religiosa o un laico devoto", ha ricordato.
La seconda fase è quella della costanza. Nel suo articolo, il vescovo Pope ha osservato che "al loro arrivo a Gerusalemme, i Magi incontrarono una situazione piuttosto confusa e scoraggiante: Erode non sapeva nulla della nascita di questo nuovo Re"; e, "ancora più sconcertante", videro che "i capi religiosi convocati sembravano poco entusiasti del neonato Re". Dopo aver ricevuto l'informazione di dove sarebbe stata la Nascita di Cristo, i Magi videro che non c'era "gioia" nel popolo, né "alcuna chiamata a dire loro che un Messia desiderato è finalmente nato, nemmeno più domande!" Ma i magi perseverarono nella loro ricerca. Non si sono arresi! Oggi, molti hanno trovato la loro strada verso Cristo anche se i genitori, il clero e altri che avrebbero dovuto portarli a Gesù erano addormentati, ignoranti o peccatori".
La terza fase è quella della confessione. Il Vangelo afferma: "Essi, dopo aver udito il re, si misero in cammino, ed ecco, la stella che avevano visto in Oriente era davanti a loro... Entrarono in casa; videro il bambino con Maria sua madre e, prostrandosi, lo adorarono". A questo proposito il vescovo ha detto che "i Magi se ne sono andati e continuano a seguire la chiamata di Dio attraverso la stella". Il sacerdote ha detto che "la parola greca usata per prrostarsi a Dio è 'prosekunēsan' , che significa prostrarsi in adorazione, notando che è "una confessione di fede".
Poi la fase "costo". Monsignor Pope ha osservato che dopo aver adorato il Bambino Gesù, "i Magi si sentono in dovere di dare tre doni simbolici che mostrano qualcosa che include la vera fede"; e ha detto che questi tre doni, che sono oro, incenso e mirra, sono "costosi". "L'oro simboleggia tutti i nostri beni. L'incenso simboleggia il dono del culto. La mirra, un unguento funebre, prefigura la morte di Gesù. Questi tre doni sono molto simbolici. I Magi stanno mostrando i frutti della fede salvifica", ha detto il Vescovo, e ha incoraggiato a porsi la seguente domanda: "Sono disposto a sostenere il costo della nostra sequela di Cristo?"
L'ultima fase è quella della conversione. Il Vangelo afferma: "E, avvertiti nei sogni di non tornare da Erode, si ritirarono nel loro paese per un altro modo". A questo proposito, il Vescovo Pope ha affermato che in questa fase c'è la "prova essenziale per la fede: la conversione". "Questi Magi ora camminano in modo diverso e non tornano a casa per lo stesso sentiero che hanno percorso. Si sono voltati ('conversio'). Percorrono il sentiero dritto e stretto che conduce alla vita, piuttosto che l'ampio sentiero che porta alla condanna. Non sono più semplici magi, ora sono saggi!", ha concluso.
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