Città del Vaticano , 15 November, 2021 / 2:00 PM
Mentre si parla di un possibile viaggio del Papa in Serbia, mentre il viaggio in Montenegro che sembrava deciso per il 2020 sembra non essere all’orizzonte, il presidente croato Zoran Milanovic reitera un invito a Papa Francesco a visitare la Croazia, nazione cattolica al centro dei Balcani scossa, tra l’altro, da un tremendo terremoto lo scorso anno.
Una breve visita in Vaticano, per il presidente Milanovic, per la prima volta in Vaticano dalla sua elezione nel febbraio 2020. Subito dopo, ci sono state le restrizioni COVID, e dunque qualunque possibile viaggio è stato posposto. Ma era evidente la voglia della Croazia di mostrare vicinanza con la Santa Sede e con il Papa.
Si dice Croazia, e si pensa al Cardinale Aloizije Stepinac, martire della verità, già beatificato, ma ancora non canonizzato perché Papa Francesco, quando ormai tutto era pronto, ha prima voluto stabilire una commissione storica cattolico – ortodossa per scandagliare di nuovo l’operato del Cardinale, e poi ha semplicemente lasciato le cose sospese. La questione della canonizzazione è anche diplomatica, perché vengono dalla Serbia, e dal Patriarcato ortodosso serbo, le principali opposizioni alla canonizzazione, ma in questo caso il tema di Stepinac non è stato toccato, ha spiegato il presidente ai giornalisti in un breve punto stampa tenuto dopo l’udienza.
Papa Francesco e il presidente hanno parlato circa 30 minuti, con l’aiuto di un interprete. Il Papa ha donato i documenti del pontificato, il messaggio della Giornata Mondiale per la Pace di quest’anno, il Documento sulla Fratellanza Umana e il volume sulla Statio Orbis del 27 marzo 2020. Oltre a questo, il Papa ha anche consegnato al presidente un mosaico raffigurante il lavoro per la raccolta dell’uva.
Il presidente, da parte sua, ha donato a Papa Francesco una copia fotostatica del Messale del Duca Novak, opera in glagolitico del XIV secolo.
Più lungo l’incontro in Segreteria di Stato, dove il presidente Milanovic è stato in colloquio per quasi un’ora con il Cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato, e l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, segretario per i rapporti con gli Stati.
Si legge in un comunicato della Sala Stampa della Santa Sede che “nel corso dei cordiali colloqui, sono stati espressi apprezzamento per i buoni rapporti bilaterali
esistenti e l’intenzione di sviluppare ulteriormente la collaborazione”.
“Inoltre – prosegue il comunicato - si è parlato di diverse tematiche di carattere internazionale e regionale, tra le quali la situazione del popolo croato in Bosnia ed Erzegovina”.
Il presidente ha detto che i colloqui hanno riguardato anche la situazione in Serbia e in Montenegro.
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