Città del Vaticano , 22 October, 2021 / 2:00 PM
"Al Circolo S. Pietro il successo non si misura con il profitto, ma con la carità, non con l’utile di esercizio, ma con il bene donato", così dichiara il Presidente del Circolo S.Pietro Niccolò Sacchetti salutando i soci del Sodalizio romano durante serata di ieri, giovedì 21 ottobre, all'interno della rinnovata Casa famiglia “Paolo VI”.
"È proprio per questo - continua il Presidente - che abbiamo pensato di celebrare la messa e la nostra 152ma Assemblea Ordinaria proprio qua perché tutti possiate toccare con mano i risultati dello sforzo, dell’impegno, ma soprattutto della passione e del grande entusiasmo che è stato messo in questo luogo".
"L'importante restauro della struttura di via di S. Giovanni in Laterano, avviato dalla presidenza Torlonia per il 150mo di fondazione e iniziato all'indomani del lockdown stretto, sta proseguendo spedito grazie all’aiuto dei benefattori del Sodalizio", riporta una nota del Circolo.
"Come vedete c’è ancora da fare - spiega il Presidente Sacchetti - ma sono certo che anche voi saprete immaginare la Casa finita, piena di piccoli ospiti con le loro famiglie bisognose del nostro conforto e del nostro sostegno, soprattutto del nostro essere “famiglia” per loro che sono in difficoltà e così lontani da casa".
Il Segretario Piero Fusco ha poi proposto ai soci una riflessione sul carisma del Circolo cui ha fatto seguito una panoramica delle attività svolte nel corso di un anno che ha cambiato la faccia del mondo del lavoro e necessariamente anche del volontariato.
"Come sapete uno dei nostri peculiari carismi è dare da mangiare - sottolinea il Segretario - quest'anno segnato dalla pandemia si è caratterizzato per un deciso quanto entusiasmante ritorno al passato: i soci e i volontari del Circolo preparano i pasti e li distribuiscono direttamente. Dopo aver effettuato un corso HACCP, infatti, molti di loro hanno manifestato la volontà di mettersi a disposizione dei nostri ospiti la domenica ed il lunedì. Pensate che ad oggi, dei 42mila pasti donati complessivamente dalle Cucine economiche, più di 2000 sono stati erogati attraverso questa nuova modalità".
Nel complesso tessuto socio-economico capitolino, l'impatto dell'emergenza da Covid-19 "ha accelerato l'affiorare di specifici bisogni e l'acuirsi di endemiche necessità".
E proprio l’incremento della disoccupazione conseguente alle chiusure forzate, imposte dalle misure di contenimento, risulta essere il segnale più tangibile della pervasività della crisi pandemica che ha coinvolto numerose famiglie private repentinamente della proprie fonti di reddito e sostentamento. "Quando sentiamo parlare di nuove povertà, noi del Circolo S. Pietro possiamo dire di conoscerle già da tempo", commenta l'Economo Riccardo Rosci prima di presentare il bilancio consuntivo e il preventivo.
"Ogni persona che si affaccia a Palazzo S. Calisto trova l'Opera più adatta a sé, la più affine a quei doni che ha ricevuto", conclude il Segretario Fusco, riferendosi al carisma del Sodalizio. "E' proprio da tutto questo che deriva la nostra capacità di anticipare le nuove povertà, dalla grande attenzione alla dignità di chi incontriamo sulla strada del nostro servizio, tenendo sempre chiaro in mente che tutto ciò che facciamo, da 152 anni, lo facciamo a nome e per conto del Santo Padre".
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