Varsavia, 05 October, 2021 / 9:00 AM
Il diritto e il dovere di difendere i confini degli Stati si conciliano con l'aiuto a persone che si trovano in situazioni drammatiche – ha affermato Mons. Stanisław Gądecki, Presidente della Conferenza Episcopale Polacca facendo un appello per gli aiuti umanitari per i migranti.
Il Presidente dell’Episcopato ha ricordato il compito dei Cristiani in relazione ai migranti e i rifugiati, che sono l’aiuto sanitario e umanitario e la ricerca di soluzioni che servano al bene comune. "La sensibilità al destino delle persone che arrivano nel nostro Paese, così come gli aiuti sanitari e umanitari per i migranti, dovrebbero diventare una priorità per le istituzioni sia statali che non governative, comprese le chiese e le comunità religiose" – ha affermato, aggiungendo che la sensibilità umanitaria è una manifestazione della nostra umanità.
Ha sottolineato che è dovere delle autorità rilevare la potenziale minaccia rappresentata dalle persone che cercano di attraversare i confini statali, ma non si possono stigmatizzare i nuovi arrivati facendo generalizzazioni ingiuste.
Nel suo comunicato il Presidente dell’Episcopato ha espresso la gratitudine a tutti coloro che aiutano i bisognosi. Ha sottolineato che "la Chiesa cattolica in Polonia si dichiara pronta ad unirsi nella ricerca delle migliori soluzioni possibili che – nell'ambito dell'ordinamento giuridico – servano al bene comune ampiamente inteso".
Mons. Gądecki ha fatto appello per un accordo per l’avvio di corridoi umanitari, al cui coordinamento la Caritas Polska ha dichiarato la sua disponibilità dal 2016. Ha proposto anche una "soluzione per una ricollocazione controllata dei rifugiati, basata sulla loro stessa decisione in merito alla scelta del paese di destinazione". "Sono proprio i processi migratori controllati che danno un senso di sicurezza, al contrario della migrazione nel caos, grazie a bande di contrabbandieri e all'illusione disumana delle persone di raggiungere il paradiso dei loro sogni in Europa" – si legge nell’appello.
Ringraziando per l'aiuto mostrato agli afgani alcune settimane fa, Mons. Gądecki ha fatto appello a tutte le persone di buona volontà affinché "considerino il servizio e l'aiuto agli stranieri che vengono in Polonia come un'opportunità per praticare l'amore per il prossimo, che è la pietra angolare della nostra fede". "Ciascuno di noi può e deve farsi promotore della solidarietà" – ha dichiarato il Presidente dell’Episcopato. Ha pure invitato a pregare per i migranti e i rifugiati, ma anche per lo spirito di fratellanza cristiana.
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