Roma, 17 September, 2021 / 10:00 AM
Quello della croce è un tema centrale ed attuale del cristianesimo e la croce resta salda mentre il mondo di agita. Lo ha detto il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano che ha aperto la conferenza di presentazione del Congresso Teologico Internazionale “La Sapienza della Croce in un mondo plurale”. Il congresso è parte del giubileo dei Passionisti che si è aperto a novembre e che vede il momento centrale proprio con la riflessione sulla Croce.
Il Crocefisso parla ad ogni cultura e cancellarla sarebbe come cancellare l’identità di un popolo, e per questo, ha detto Parolin, c’è spazio anche per una meditazione per i laici.
Padre Joachim Rego C.P., Superiore Generale dei Passionisti ha ripercorso la storia dei passionisti e le tappe del Giubileo. “Non è un modo per mettere in mostra i nostri successi” ha detto ma desideriamo che il Giubileo sia orientato a dare gloria a Dio vera sorgente della nostra vita e missione”.
Il professor Vincenzo Buonomo, Rettore Magnifico della Pontificia Università Lateranense ha spiegato la realtà della cattedra Gloria Crucis fondata nel 2003 dai passionisti, diretta da Padre Saccone e la genesi del Congresso con lo sguardo ad una “geopolitico” della Croce. Così il programma offre la possibilità di capire come la Croce si colloca oggi seguendo proprio la attività della cattedra. La Croce si è incarnata nelle situazioni concrete. Una lettura multidisciplinare e transdisciplinare.
Un modo per ripartire nel dopo pandemia alla luce di una “Croce” vissuta ha spiegato Bonomo. Per la università sarà il primo evento in presenza dopo lo scoppio della pandemia.
Poi ha ricordato il dono di Papa Francesco alla Università, una Croce intagliata nel legno di una casa bombardata in Ucraina.
E Padre Fernando Taccone C.P., Direttore del Congresso ha ripercorso il cammino della preparazione e ha presentato i dettagli del programma e i relatori.
I passionisti da circa 50 anni promuovono lo studio sulla Croce di Cristo nel mondo contemporaneo, e sono stati organizzati già tre congressi internazionali sempre dedicati alla “ Sapienza della Croce”. Il primo si è svolto nel 1975, il secondo nel 1984 entrambi a Roma. Nle 1995 il congresso fu dedicato alla speranza.
Oggi si affronta il tema della pluralità, con le sfide delle culture con 103 protagonisti di tutto il mondo di cui alcuni Prefetti di dicasteri vaticani.
Ad accompagnare il Congresso un Concerto di Marco Frisina e il Coro della Diocesi di Roma.
Fanno parte del Congresso due mostre in via di Porta di S. Giovanni 10, Roma: Gloria passionis, una selezione di opere di arte contemporanea provenienti dal Museo Stauros del santuario di san Gabriele (TE) sul tema della Passione di Gesù. E la Mostra fotografica di Stefano Guindani sull’attività sacerdotale, medica, umanitaria del Padre Passionista Rick Frechette da quasi 40 anni a servizio dei più poveri in Haiti.
Diverse poi le pubblicazioni per l’occasione, tutte disponibili on line sul sito del Congresso. Suggestiva la guida ad una Via Crucis al centro di Roma.
Il tema della Sapienza della Croce viene esaminato da numerosi studiosi provenienti da molteplici ambiti culturali ed accademici secondo quattro traiettorie: le sfide delle culture; la promozione dell’umanesimo e del dialogo interreligioso; i nuovi scenari dell’evangelizzazione; il carisma di San Paolo della Croce per il presente e il futuro del mondo. Il Congresso è articolato in sessioni plenarie e sezioni linguistiche. Il Congresso, promosso dalla Cattedra Gloria Crucis della Pontificia Università Lateranense,
Oltre a promuovere la solidarietà con tutti “I crocifissi” del nostro tempo, vuole contribuire a dare un senso all’esperienza del dolore e del male, al travaglio dell’umanità in questo trapasso d’epoca segnato dalla pandemia, da calamità naturali, migrazioni epocali, sconvolgimenti geopolitici.
Lo scorso 8 settembre lo Stato Città del Vaticano ha emesso un francobollo per ricordare il Terzo Centenario di Fondazione della Congregazione Passionista.
L’immagine scelta dall’Ufficio Filatelico Vaticano è quella del giovane Paolo Danei che nel corso di un ritiro, tra il 2 e il 7 dicembre 1720, scrive le Regole della futura Congregazione. Paolo annoterà sul Diario: “Scrivevo tanto presto come vi fosse stato in cattedra uno a dettarmi”.
“La nostra storia è una stupenda tessitura di spiritualità e di santità apostolica. Ne ringraziamo e lodiamo Dio. Non ci basta la memoria del passato glorioso, ma ci sentiamo proiettati a proclamare la Memoria della Passione oggi. «Il nostro stile di vita deve essere una denuncia profetica della ingiustizia che vediamo attorno a noi e una continua testimonianza contro la società dei consumi» (Cost. 72)”, si legge nella lettera di indizione del Giubileo.
Tutti i lavori del Congresso si potranno seguire in streaming e anche grazie ad un libro con le preghiere e i temi del programma sul sito del Congressso.
Sulla pagina si trovano testi e notizie che permettono una partecipazione al giubileo, anche grazie alla iscrizione.
Il lavoro mediatico e di informazione e di moderazione nelle tavole rotonde del Congresso è guidata da Padre Ciro Benedettini, giornalista e per anni vicedirettore della Sala Stampa della Santa Sede.
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