Città del Vaticano , 06 June, 2021 / 1:00 AM
“Cari figli di San Norberto, conservate sempre questa apertura del cuore, che sa anche aprire le porte della casa, per accogliere chi cerca un consigliere spirituale, chi chiede un aiuto materiale, chi desidera condividere la vostra preghiera. La vostra liturgia sia sempre “canonicale”, ossia lode a Dio per il popolo di Dio e con il popolo”.
Papa Francesco lo scrive nella Lettera inviata oggi al Padre Jozef Wouters Abate Generale dei Canonici Regolari Premostratensi in occasione del Giubileo per celebrare il 900° anniversario dell’Abbazia di Prémontré, ad opera di San Norberto, e la nascita della prima comunità dalla quale ha preso origine l’Ordine dei Canonici Regolari Premostratensi.
Nel testo il Papa ripercorre la storia e la missione di San Norberto “giustamente considerato come uno dei più solleciti artefici della riforma gregoriana”.
Norberto nasce nel 1075 e “fu rapidamente inserito nelle vicende che segnarono gli inizi del secolo XII. Mentre l’Imperatore e i principi pretendevano di intervenire in prima persona nella nomina dei vescovi e degli abati favorendo persone a loro gradite, cresceva all’interno della Chiesa una nuova sensibilità alle esigenze del Vangelo e della missione propria del clero. Non mancarono uomini e donne, ispirati da Dio, che iniziarono a mettere in discussione i legami dei ministri della Chiesa con interessi meramente mondani. Norberto fu uno di questi”.
La notte di Natale del 1121 è la data di nascita della comunità di Prémontré dal nome della valle dove Norberto aveva riunito “un gruppo di seguaci con i quali avviò un intenso dialogo sulla natura della loro nascente comunità”. La regola scelta fu quella di Sant’Agostino. E Norberto optò per una vita itinerante. “Oggi più che mai, caro Fratello, l’annuncio della Buona Novella è necessario e richiede da parte di tutti, specialmente dei sacerdoti, un generoso impegno e ancora di più una forte coerenza tra il messaggio proclamato e la vita personale e comunitaria” scrive il Papa.
“Molti uomini e donne si unirono alla comunità dei canonici, che intendeva rispecchiare la Chiesa nascente descritta negli Atti degli Apostoli. L’ardente entusiasmo degli inizi si strutturò in una vita religiosa austera, di cui erano parte integrante l’ospitalità e la cura dei poveri e dei pellegrini”.
Forte il legame si Norberto con l’ Eucarestia: “ Nel 1124, su richiesta del Vescovo di Cambrai, egli si recò ad Anversa, dove si trovò di fronte alle conseguenze della “tempesta” causata in precedenza da Tanchelmo e dai suoi seguaci, i quali negavano la validità dei Sacramenti e specialmente dell’Eucaristia celebrati da preti concubinari. Norberto confutò questa eresia e tale episodio fece sì che, durante la Riforma cattolica, egli venne considerato quale apostolo dell’Eucaristia. Modello di fede per tutti e, in particolare, per i sacerdoti, Norberto ha sempre tratto forza dalla celebrazione eucaristica, soprattutto in situazioni di crisi o di fronte a incarichi difficili”.
Norberto divenne arcivescovo di Magdeburgo e “non tornò mai più a Prémontré, ma fondò varie altre comunità di canonici nella sua città episcopale, alcuni dei quali impegnati nell’evangelizzazione della regione circostante”. Sostenitore “del Papa nei conflitti con l’Imperatore” fece “ogni sforzo per stabilire buone relazioni tra i due, pur mantenendo il principio della libertà nella nomina agli uffici ecclesiastici”.
Il movimento nato grazie a San Norberto “seppe trarre insegnamenti da strutture esistenti, collaudate, di origine monastica, ma conservando chiara l’identità dei membri del suo Ordine come canonici regolari. Durante questo lungo periodo, anche numerose donne hanno aderito all’ideale norbertino e ancora oggi esse si dedicano essenzialmente alla vita contemplativa. Inoltre molti laici, pur rimanendo nel mondo, si uniscono alle vostre comunità con varie forme di affiliazione. Diverse Congregazioni di religiose, dal canto loro, condividono la vostra spiritualità e si dedicano all’apostolato, in particolare al servizio delle persone più fragili per la condizione sociale o la salute o l’età”.
Le abbazie nel tempo “hanno sviluppato e mantenuto contatti con persone di ogni estrazione sociale. Così, l’ispirazione di San Norberto è rimasta viva ed è tuttora una delle ricchezze della Chiesa universale. Il vostro Fondatore ha vissuto in tanti e diversi ambienti, ma in ogni circostanza si è lasciato guidare dal Vangelo: predicatore itinerante, sacerdote, superiore di comunità, vescovo, egli ha continuato ad ascoltare Dio e i fratelli, e ha saputo discernere nelle varie circostanze della vita, senza perdere di vista la sua ispirazione fondamentale” scrive il Papa. Che conclude: “
“Per l’intercessione di Maria Santissima, eletta da San Norberto quale titolare dell’Abbazia di Prémontré e in seguito proclamata Regina dell’Ordine, i Premostratensi, ormai diffusi nei cinque continenti, possano rimanere costantemente fedeli alla vita ad instar Apostolorum”.
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