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Teologia, la "via negationis" dei Padri come sfida per il terzo millennio

Una disciplina non molto comune quella della “teologia negativa” o “ via negationis” che sembra legata al passato. Ma oggi e domani se ne parla a Roma in una Conferenza internazionale  su"Teologia negativa per il XXI secolo", promossa dalla Pontificia Accademia di Teologia (PATH) e dalla Facoltà di Teologia della Pontificia Università della Santa Croce (PUSC). 

La teologia negativa ha caratterizzato l'approccio dei Padri della Chiesa nel loro dialogo con la filosofia e la cultura del loro tempo. Un approccio che può offrire preziose intuizioni per il dialogo interreligioso e interdisciplinare, mettendo la realtà prima dell’idea. 

Ebrei, cristiani e musulmani condividono la consapevolezza che Dio è inconoscibile e l'attività di Dio insondabile. Questo può aiutare a superare il fondamentalismo e a mantenere intatto il senso del mistero, favorendo il dialogo, la libertà religiosa, la tolleranza e il rispetto.

La teologia negativa offre anche un quadro utile per superare le chiusure linguistiche ed epistemologiche delle diverse discipline, rendendo possibile un lavoro che mette in comune varie discipline.

Il programma si apre alle 15.30  con la relazione del professor John Milbank (Università di Nottingham) su “La rilevanza della teologia negativa per la teologia attuale”. 

La prima sessione - intitolata “Il pensiero apofatico nella scrittura e nella filosofia greca” – prevede le relazioni del prof. Riccardo Chiaradonna (Università Roma Tre) su “Affermazioni negative su Dio nella tradizione platonica: Platone, Filone e Plotino” e del prof. Bart Koet (Università di Tilburg) su “Il suono del dolce silenzio: teologia narrativa negativa nelle Scritture”.

Il 4 giugno, a partire dalle ore 15, inizierà la seconda sessione dei lavori, intitolata “Teologia negativa nella storia” con gli interventi del prof. Giulio Maspero (PUSC) su “La teologia negativa nei Padri della Chiesa” e del prof. Robert Wozniak (Università di Cracovia) su “Teologia negativa nel Medio Evo”. 

La conferenza proseguirà alle 16.30 con la lezione del prof. Paul van Geest (professore ordinario di Storia della Chiesa e Storia della teologia all'Università di Tilburg) dedicata a “La rilevanza della teologia negativa per il rapporto tra la teologia e il mondo”. 

A seguire, dopo uno spazio dedicato al dialogo con i relatori, il Presidente della Pontificia Accademia di Teologia, mons. Ignazio Sanna, chiuderà la Conferenza internazionale. 

Sarà possibile seguire i lavori sul web (all’indirizzo https://zoom.us/j/97656232092) 

 

o in presenza nell’aula Alvaro del Portillo della Pontificia Università della Santa Croce in Piazza di Sant’Apollinare, 49 a Roma (scrivendo all’indirizzo ror@pusc.it). Le presentazioni saranno tenute in inglese e in italiano. 

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