Città del Vaticano , 07 March, 2021 / 3:00 PM
Dicembre 1986 Padre Gianfranco Grieco che dirige la sezione del Vaticano de l’ Osservatore Romano, è in viaggio al seguito di Giovanni Paolo II. Un viaggio lunghissimo dall’ Asia all’ Australia. Un viaggio con un incontro speciale con i giovani. In aereo nell’incontro con dei giornalisti con il Papa, padre Gianfranco dice a Giovanni Paolo II.
Dicembre 1986 Padre Gianfranco Grieco che dirige la sezione del Vaticano de l’ Osservatore Romano, è in viaggio al seguito di Giovanni Paolo II
“I giovani e la pace camminano insieme ma vogliono camminare insieme con il Papa. Questo incontro di Sidney, pare che sia stato più bello e più preparato degli altri, hanno pianto i
giovani nell’ascoltarla…” E il Papa risponde: “Sì, sì, penso che questo corrisponde anche alla caratteristicandei giovani australiani e specialmente di quelli che erano presenti. Perché io penso che il profilo psico-etnico australiano è cambiato molto con la immigrazione di tanti che prima non c’erano, italiani per esempio, e tutti i popoli che sono molto più spontanei, molto più sensibili. Io penso che così il profilo della società e anche della Chiesa e del popolo di Dio cambia e cambierà. Poi a me sembrano questi australiani molto più semplici che gli europei”.
Questo era il lavoro quotidiano di Padre Gianfranco Grieco, morto ieri sera a 78 anni a Roma dopo una lunga malattia.
Era nato a Barile in provincia di Potenza il 7 maggio del 1943. Entrò giovanissimo nell’Ordine dei Frati Minori Conventuali, e divenne sacerdote il 21 dicembre del 1967 .
Nel 1970 entra all’Osservatore, inviato speciale per seguire i viaggi di Giovanni Paolo II, capo del Servizio del Servizio Vaticano de L’Osservatore Romano. Lascia il giornale nel 2007 con il cambio di direzione, e passa al Pontificio Consiglio per la famiglia, negli anni in cui fu presidente l'arcivescovo Ennio Antonelli.
Tra i suoi libri un racconto dei viaggi con Giovanni Paolo II, vari libri di spiritualità e un volume dedicato agli anni del pontifica di Paolo VI “Ho visto e ho creduto”.
Non era solo un giornalista, era un frate tanto che era impegnato nella pastorale tra i migranti in Svizzera, ed è stato aiuto cappellano del carcere Regina Coeli dal 1975 al 1985.
Il suo sorriso e la sua energia sono stati spesso un insegnamento per me come professionista e come cattolica.
I funerali saranno celebrati martedì 9 marzo 2021 alle ore 10.00 a SS. Pietro e Paolo all’Eur a Roma.
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