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Un servizio di EWTN News

Ordine di Malta,vaccini anticovid presto in tutto il mondo senza competizioni commerciali

Un discorso a tutto campo quello del Luogotenente di Gran Maestro dell ‘Ordine di Malta , Fra’ Marco Luzzago che questa mattina ha incontrato il Decano del Corpo Diplomatico accreditato presso il Sovrano Ordine di Malta, l’Ambasciatore Antoine Zanga.

Lo scambio di auguri ogni anno si svolge con una cerimonia solenne alla presenza di tutti gli ambasciatori, qualche giorno prima dell’incontro simile che si svolge in Vaticano. Molti paesi infatti hanno un solo rappresentante per entrambe le realtà. Ma quest’anno la pandemia ha cambiato tutto per l’Ordine di Malta.

La cerimonia si è limitata ad un incontro, avvenuto nel Palazzo Magistrale dell’Ordine di Malta .

Il primo pensiero è andato al compianto Fra’ Giacomo Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto Gran Maestro scomparso il 29 aprile scorso. “Egli, - ha detto Luzzago- nei suoi due anni nell’alto ufficio di Gran Maestro, ha saputo guidare l’Ordine con encomiabile impegno, lungimiranza, spirito di servizio ed umiltà. Non solo abbiamo perso un uomo di Dio, ma anche un Gran Maestro che con la sua semplicità, ma soprattutto il suo esempio, le sue parole ed i suoi gesti ha saputo dare armonia e serenità. Nei giorni prima di morire si era molto rammaricato di non essere stato in grado di portare a compimento la riforma della Costituzione e del Codice che era stato al centro del suo lavoro”.

Il Luogotenente ha poi ricordato che l’anno appena trascorso ci ha lasciato in balìa di molte incertezze:  “Alle tensioni ed ai conflitti del mondo, ai di nuovo crescenti problemi della fame, al degrado dell’ambiente, alla questione dei rifugiati e di chi fugge dalla guerra, dal terrorismo e dalla fame, alle tante forme di violenza che umiliano e offendono la dignità umana, si somma la pandemia di Covid-19 con i suoi effetti devastanti sulla salute e sulla economia di tante nazioni” ha dichiarato Fra’ Marco Luzzago. Il Luogotenente ha spiegato che tale crisi ha “colpito fortemente il mondo occidentale industrializzato, ma ancora più duramente i Paesi poveri e le persone più fragili: gli indigenti, i disabili e gli anziani, soprattutto gli anziani soli”.

 Ma L’ Ordine ha moltiplicato l’impegno adattando molti dei suoi progetti alle nuove esigenze. “Molti dei progetti sociosanitari svolti nei 120 paesi in cui opera l’Ordine di Malta sono stati ampliati,  convertiti in programmi di prevenzione e cura dei malati di Covid”.

A proposito dei vaccini contro il Covid-19 il Luogotenente ha detto che “rappresentano la concreta speranza di tornare ad una vita normale. Occorre però che i vaccini possano essere distribuiti in tempi solleciti in tutto il mondo e senza competizioni commerciali su scala mondiale nello spirito dell’accorata esortazione di Papa Francesco nella sua ultima Lettera Enciclica ‘Fratelli Tutti’ perché “nessuno sia lasciato indietro”. Come ha ribadito il Gran Cancelliere Albrecht Boeselager nel suo intervento all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a settembre “L’Ordine di Malta condivide e sostiene con forza le parole di Papa Francesco e l’appello lanciato lo scorso marzo dal presidente tedesco Steinmeier e da altri quattro Capi di Stato. Noi crediamo che una distribuzione equa, ampia e rapida del vaccino nel mondo sia non solo etica, ma essenziale dal punto di vista scientifico per contenere le possibili nuove ondate della pandemia”.

L’attenzione dell’ Ordine poi è anche alla questione ambientale, e alimentare come ad esempio in India dove “il Malteser International ha attuato un progetto volto a migliorare la sicurezza alimentare e a rafforzare la resilienza delle comunità svantaggiate contro la siccità del Deserto del Thar, nel Rajasthan, che ha favorito una significativa riduzione dei tassi migratori”.

Migrazioni e assistenza in diverse parti del mondo sono poi ovviamente la spina dorsale dell’ Ordine di Malta.

 I principali appuntamenti istituzionali dell’anno passato sono stati ricordati nel corso dell’incontro con il Decano che ha concluso ricordando il suo obiettivo: “convocare un Capitolo Generale straordinario, che avrà il compito di approvare la riforma, entro la fine del mio mandato. Al cuore delle modifiche vi è il Primo Ceto dei membri dell’Ordine e la necessità di aggiornare le regole che governano la vita dei religiosi dell’Ordine all’ultima revisione del Codice di Diritto Canonico che risale al 1983. Altri aspetti importanti che verranno aggiornati dalla riforma sono la revisione dei requisiti per l’eleggibilità del Gran Maestro e il miglioramento nelle strutture governative e regionali dell’Ordine”. 

Nella piccola rappresentanza presente anche l'ambasciatore italiano Sebastiani. 

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