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Un servizio di EWTN News

Papa Francesco scrive ai cileni per i 500 anni della prima messa a Punta Arenas

Era l’ 11 novembre del 1520 e in Cile in quella che sarà la diocesi di Punta Arenas veniva celebrata la prima messa cattolica.

Una occasione per Papa Francesco di inviare un  messaggio ai vescovi del Cile. 500 anni fa “la Divina Provvidenza voleva che, sul Cerro Monte Cruz, nello Stretto di Magallano, il sacerdote Pedro de Valderrama, cappellano della spedizione Hernando de Magallano, abbia offerto per la prima volta, in quelle terre, il sacrificio della Santa Messa”.

Il Papa ricorda che “dall'Eucaristia, come ci ricorda il Concilio Vaticano II, dalla quale "la grazia sgorga verso di noi, come da una sorgente, e con la massima efficienza si ottiene la santificazione degli uomini in Cristo e la glorificazione di Dio" ( Cost. Sacrosanctum Concilium, 10). Per questo, in questo quinto centenario possiamo giustamente affermare, come recita il motto della Diocesi di Punta Arenas, che "Dio è entrato da Sud", fin da quella prima Messa celebrata con fede, nella semplicità di una spedizione in un territorio Sconosciuto quindi, iniziò la Chiesa che continua a fare pellegrinaggio in quella amata nazione”.

Pedro de Valderrama fu un sacerdote pioniere al seguito degli esploratori. Nel 1521 come ricorda Pigafetta fu lui a celebrare la prima messa nelle Filippine e in altri luoghi dove arrivarono le spedizioni.

Nella lettera al vescovo Bernardo BASTRES FLORENCE, S.D.B. il Papa fa riferimento alla pandemia che impedisce le giuste celebrazioni, “tuttavia, anche in mezzo a questo limite, non c'è ostacolo che possa mettere a tacere la gratitudine che sgorga dal cuore di tutti voi, figli e figlie della Chiesa pellegrina in Cile, che con fede e amore rinnovate la loro dedizione al Signore, con la speranza sicura che Lui continui ad accompagnare il vostro viaggio nel futuro della storia. Vi incoraggio a vivere la celebrazione del Mistero eucaristico, che ci unisce a Gesù, con spirito di adorazione e di ringraziamento al Signore, perché è per noi principio di vita nuova e di unità, che ci spinge a crescere nel servizio fraterno a coloro più povera e diseredata nella nostra società”.

Il Papa si unisce ai cileni nella “gratitudine al Signore che continua a fare il "pane" nell'Eucaristia che soddisfa la fame più profonda di ogni uomo e donna, chiamando tutti nel suo amore a vivere una fraternità solidale ed efficace che non esclude, non opprime, non ignora”. E conclude con la preghiera alla Madonna del Carmelo “modello della Chiesa e Ausiliatrice dei cristiani” perché insegni “a confidare nel Signore e a compiere la sua volontà, con amore e giustizia, per testimoniare al mondo la gioia del Vangelo”.

 

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