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Joan Roig Diggle, la storia del giovane martire che sarà beatificato nella Sagrada Familia

Joan Roig Diggle

Il 7 novembre Joan Roig Diggle sarà beatificato nella Basilica della Sagrada Familia. Martire appena diciannovenne nella Guerra Civile Spagnola, nel 2006 è stata consegnata alla Santa Sede la Positio che testimonia la sua uccisione in odio alla fede. Infatti il giovane ragazzo fu ucciso da quattro pallottole in petto e una in testa da alcuni sicari nel cimitero di Santa Coloma, nel 1936.

Joan Roig nacque a Barcellona il 12 maggio 1917. Iniziò gli studi presso i Fratelli delle Scuole Cristiane (De La Salle). Passò poi al liceo dei Padri Scolopi, presso il Collegio di Barcellona Escola Pia Nostra Senyora nel Carrer Diputació tra il 1927 e il 1934, cioè dai 10 ai 17 anni. Lì si distinse per serietà, rispetto e dedizione allo studio. A causa di gravi problemi economici, la famiglia dovette lasciare Barcellona e recarsi in una città vicina, El Masnou.

Miquel Àngel Pérez, parroco di Santa Coloma de Gramenet e di Sant Miquel Arcàngel de Singuerlín, racconta nel dettaglio la sua storia: "Joan Roig viveva a Masnou, lavorava in un negozio e la notte cercava di portare avanti i suoi studi. Era molto impegnato nella sua parrocchia e seguiva un gruppo di bambini e ragazzi. Sembra che la politica non gli interessasse, al contrario della situazione sociale del paese, molto deteriorata. Credeva che nel Vangelo ci fossero i pilastri di una società più giusta, e lo trasmetteva con passione. Gli toccò di vivere una brutta epoca, in un brutto posto, la Spagna degli anni Trenta. Anni di ambizioni frustrate e crimini imperdonabili".

Durante la guerra civile, un sacerdote di Barcellona, che si nascondeva, gli affidò la riserva eucaristica per poterla tenere in casa e distribuire la comunione alla sua famiglia e a chiunque ne avesse bisogno. Il giorno in cui fu arrestato, rendendosi conto che la riserva era in pericolo, consumò tutto per evitare la dissacrazione.

Sempre Miquel Àngel Pérez racconta che mentre lo portavano sul luogo dell’esecuzione, Joan parlò della sua fede in Gesù ai suoi carnefici: questo li impressionò e in seguito lo ricordarono. Le sue ultime parole furono: “Che Dio vi perdoni, come io vi perdono”. "Anche quelli che lo uccisero avranno avuto i suoi ideali però il clima di violenza e fuori controllo travolgeva tutto. Anche loro in seguito furono uccisi, con la stessa impunità con cui avevano agito a loro volta. Joan lo accusarono, sicuramente, perché non ha mai smesso di andare nelle chiese, neppure quando bruciavano. E visitava quelli che, nascosti, avevano paura".

Il 4 ottobre 2019 Papa Francesco ha approvato la promulgazione del Decreto di Martirio del Servo di Dio. Ora il 7 novembre sarà beatificato.

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