Roma, 13 July, 2020 / 2:00 PM
Nel cuore di Trastevere, fra vicoli e vicoletti, sorge maestosa la parrocchia di San Francesco a Ripa. La bella chiesa, sede dell'Ordine francescano, nel corso della sua storia ha ospitato diversi santi e beati come San Carlo da Sezze, il servo di Dio fra Giuseppe Spoletini ed anche padre Bernardino da Portogruaro.
Procuratore, Ministro generale dell'Ordine, provinciale dei Frati minori riformati veneti, ricordare la sua opera è tenera viva la memoria storica dei figli di San Francesco, fatta di spiritualità e servizio al prossimo.
Giuseppe Dal Vago, questo il nome prima di mutarlo con la professione dei consigli evangelici, nasce il 15 gennaio 1822 in provincia di Venezia.
Sentendo la voce di Dio che lo invitava a seguirlo nella mistica vigna, nel 1839, vesti il saio compiendo l'anno di noviziato.
In questo periodo apprese la povertà e l'umiltà che devono animare il religioso incarnandole con estrema intensità.
Terminati gli studi, venne ordinato sacerdote e per la buona preparazione, unita alla pietà, fu destinato all'insegnamento nel Seminario della Provincia monastica.
Chi visse in comunità con il francescano, lodò la semplicità e la profonda umiltà, di cui fu adorno.
Per volontà di Papa Pio IX, vista l'impossibilità di convocare un Capitolo generale, venne eletto Ministro generale dell'Ordine.
Notevole fu il suo ruolo nella riunione della famiglia francescana con quella dei religiosi Riformati che furono un tutt'uno nella medesima unità apostolica. Correva l'anno 1869
Il suo lavoro realizzò la fondazione del Collegio di Sant'Antonio a via Merulana, dando vita a nuove realtà e fondazioni.
Il suo amore alla cultura ed alla spiritualità francescana lo indusse ad incentivare la divulgazione e l'edizione delle opere di San Bonaventura da Bagnoregio.
Nei 21 anni che visse tale servizio, alla Famiglia serafica, fu un autentico innamorato delle tradizioni, incarnando la laboriosità unita alla semplicità, richiesta dalla Regola.
Incoraggiò le Missioni francescane, il Terzo Ordine e le Clarisse.
Seppur eletto, più volte, a cariche importanti per l'Ordine, usò il ruolo affidato, esclusivamente, per far del bene alle anime.
Nel corso della sua vita, volle essere sempre considerato un semplice religioso.
Rifiutò, più volte, l'elezione episcopale che accettò per obbedienza alla volontà del Pontefice Leone XIII che lo elevò al servizio pastorale.
Consacrato Vescovo di Sardica, nella chiesa del collegio di San Bonaventura al Palatino, il 18 settembre 1892, ne visse, con zelo ed abnegazione, le responsabilità apostoliche.
Ritiratosi a Quaracchi spirò il 7 maggio 1895 lodando Dio per la bontà di averlo chiamato a vivere da autentico figlio del Serafico Padre San Francesco.
Il suo copro riposa nella chiesa delle Stimmate di San Francesco al deserto a Venezia.
Papa Benedetto XVI, il 3 luglio 2008, ha autorizzato il decreto eroico sulle sue virtù.
(La storia continua sotto)
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