venerdì, novembre 22, 2024 Donazioni
Un servizio di EWTN News

Diocesi di Roma: una nota per lo svolgimento degli oratori estivi in tempo di pandemia

"Gli oratori estivi quest’anno vanno immaginati come una molteplicità di piccoli oratori autonomi e separati tra loro all’interno della proposta della Parrocchia. Non si deve assolutamente pensare a una unica realtà. I bambini vanno divisi in gruppi completamente autonomi l’uno dall’altro che non devono mai intercettarsi, ma essere, pur nello stesso ambiente, rigidamente separati tra loro".

Sono queste alcune delle linee guida per la riapertura delle Attività Economiche e Produttive e in particolare di quelle elaborate dal Dipartimento per le politiche della Famiglia con riferimento ai centri estivi.  Le nuove disposizioni che incidono sull’organizzazione degli oratori estivi sono state recepite dalla diocesi di Roma, in particolare dall’Ufficio catechistico e dal Servizio per la pastorale giovanile, che hanno inviato ai parroci una nuova nota relativa a queste iniziative, tanto care sia ai ragazzi che alle loro famiglie.

Tutto non potrà ripartire prima del 15 giugno. In particolare, con l'emergenza coronavirus si precisa che per tutte le settimane dell’Oratorio estivo il gruppo deve rimanere lo stesso, per cui si facciano i gruppi in base alle settimane che ogni bambino o bambina passerà nel vostro Oratorio. È vietato che un bambino nuovo entri in un gruppo che già si è formato precedentemente. Per ridurre al minimo la necessità di igienizzare gli spazi interni, bisogna progettare l’oratorio perché si svolga quanto più possibile all’aperto. In molte parrocchie le zone d’ombra all’aperto non sono sufficienti per stare tutti all’aperto per molte ore. Per ovviare, oltre ad ampliare l’ombra con strutture provvisorie, si possono valutare la riduzione del numero di bambini o la riduzione dell’orario dell’oratorio a mezza giornata, eliminando i pasti.

La nota spiega ancora: "durante le attività i bambini devono indossare la mascherina. Se l’oratorio dura tutto il giorno, si chiede che in una giornata ogni bambino, compreso l’animatore, abbia due mascherine in modo da poterla cambiare a metà giornata. L’attività all’aperto rispettando la distanza consente di usare di meno la mascherina".
 

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