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Un servizio di EWTN News

La festa dell'Immacolata con Papa Francesco, preghiera contro la corruzione del cuore

Fu in questo giorno, 65 anni esatti fa, che Pio XII inaugurò l’Anno Mariano, il primo della storia, per celebrare il primo centenario della definizione dogmatica dell’Immacolata Concezione. E fu proprio a piazza di Spagna che Pio XII, dopo aver celebrato in Santa Maria Maggiore, arrivò davanti il monumento dell’Immacolata, e lì lesse la preghiera portando personalmente fiori di fronte la statua posta in cima alla colonna nel centro della piazza. Papa Francesco ripete anche quest'anno la tradizione e arriva puntuale alle 16 a Piazza di Spagna per rendere omaggio alla Madonna nella festa dell'Immacolata Concezione.

Come sempre, da tradizione appunto, il Papa si è recato anche a Santa Maria Maggiore, per una preghiera davanti all’icona della Salus Populi Romani, dove va anche all’inizio e al termine di ogni viaggio internazionale.

Con Papa Francesco, oltre a numerosi fedeli che lo attendono in Piazza, c'è il Cardinale Angelo de Donatis, vicario del Papa per la diocesi di Roma; è il suo turno per l'omaggio floreale alla Madonna, delle rose bianche.

Francesco recita la preghiera da lui personalmente composta nel corso dell’Atto di venerazione dell’Immacolata in una delle piazze più  belle di Roma: "Tu, Madre, ci rammenti che non è la stessa cosa essere peccatori ed essere corrotti: è ben diverso. Una cosa è cadere, ma poi, pentiti, confessarlo e rialzarsi con l’aiuto della misericordia di Dio. Altra cosa è la connivenza ipocrita col male, la corruzione del cuore, che fuori si mostra impeccabile, ma dentro è pieno di cattive intenzioni ed egoismi meschini".
Francesco chiede quindi alla Madonna di discernere tra peccato e corruzione: "Quanto bisogno abbiamo di essere liberati dalla corruzione del cuore, che è il pericolo più grave! Questo ci sembra impossibile, tanto siamo assuefatti, e invece è a portata di mano".

Francesco affida in particolare i peccatori all'Immacolata Concezione: "Per questo, o Vergine Maria, oggi io ti affido tutti coloro che, in questa città e nel mondo intero, sono oppressi dalla sfiducia, dallo scoraggiamento a causa del peccato; quanti pensano che per loro non c’è più speranza, che le loro colpe sono troppe e troppo grandi, e che Dio non ha certo tempo da perdere con loro".

"Lui, e Lui solo, spezza le catene del male, libera dalle dipendenze più accanite, scioglie dai legami più criminosi, intenerisce i cuori più induriti. E se questo avviene dentro le persone, come cambia il volto della città! Nei piccoli gesti e nelle grandi scelte, i circoli viziosi si fanno a poco a poco virtuosi, la qualità della vita diventa migliore e il clima sociale più respirabile", conclude Francesco nella preghiera di affidamento alla Madonna.

Prima di tornare presso Casa Santa Marta, il Papa saluta malati e disabili accompagnati dall' UNITALSI. 

Prima di Papa Francesco è lunga la schiera di gruppi e personalità che, a partire dal sindaco di Roma Capitale Virginia Raggi, lasciano serti floreali ai piedi della colonna progettata dall’architetto Luigi Poletti, che culmina con la statua della Madonna realizzata dallo scultore Giuseppe Obici.

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