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Un servizio di EWTN News

Il Papa alla Cittadella della Carità. "Servono preti pazzi di compassione"

Papa Francesco torna in visita alla Caritas di Roma. Questa volta presso la Casilina Vecchia, alla "Cittadella della Carità". Il Pontefice visita il Centro Odontoiatrico, la Casa di accoglienza “Santa Giacinta”, l’Emporio della solidarietà e la Mensa. Si ferma con ospiti e volontari della struttura della Caritas di Roma.
Dopo l’apertura della Porta Santa della Carità all’Ostello “Don Luigi Di Liegro” , un’altra occasione speciale, il 40° anniversario di istituzione, porta il Vescovo di Roma ad incontrare gli ospiti e i volontari dell’organismo diocesano. Il Papa, accompagnato dal cardinale Angelo de Donatis e dal vescovo Gianpiero Palmieri, incontra le tante varie realtà che sono al suo interno e che aiutano i poveri della Capitale.
Il Papa viene accolto da 220 ospiti e volontari in rappresentanza di tutte le opere-segno diocesane e delle Caritas parrocchiali. Papa Francesco pronuncia subito un piccolo saluto a braccio.
"Sono contento di vedervi qui, grazie tante - dice il Papa nella mensa - Continuate a essere insieme aiutandoci l'uno e l'altro perchè questo fa bene al cuore. Quando il cuore si ferma non c'è vita e il cuore dell'amicizia deve essere sempre in movimento, così c'è la vita. Grazie per essere qui e pregate per me".
L’itinerario della visita inizia nella chiesa di Santa Giacinta, cuore del complesso. Gli immobili sono stati dati in comodato d’uso dal Comune di Roma e si trovano in un contesto di pregio storico e ambientale, dove l’intervento di recupero e di ristrutturazione degli edifici risalenti al diciannovesimo secolo è stato portato avanti con accuratezza. Il Papa vede inizialmente la sede del Centro Odontoiatrico: qui oltre 40 dentisti volontari hanno in cura più di 350 pazienti, il 17% dei quali sono minori. "Solo lo scorso anno vi sono state erogate 2.064 prestazioni sanitarie", comunica la Diocesi di Roma.
La visita continua all’Emporio della solidarietà, il primo supermercato gratuito nato in Italia. Struttura fondata nel 2008 che, ogni anno, accoglie circa 1.500 famiglie. "Durante il solo 2018 vi sono stati distribuiti prodotti alimentari per oltre 490 tonnellate per un valore stimato di 770mila euro", aggiunge la stessa nota ufficiale.
Francesco vede in seguito la Casa di Accoglienza “Santa Giacinta” che ospita 82 persone ultracinquantenni in gravi condizioni di disagio socio-economico. Nella Mensa incontra circa 50 persone che vivono dei diversi centri di accoglienza: ostelli, case famiglia, strutture per rifugiati, case per mamme con bambini e minori stranieri non accompagnati.
Nell'Auditorium della Cittadella il Papa è accolto da canti di festa e ascolta la testimonianza del direttore della Cittadella, Don Benoni Ambarus. Poi il contributo di una volontaria e di un ospite.
Francesco ascolta e poi commenta a braccio: "Grazie dell'accoglienza. Due parole sono state dette che mi hanno colpito: persone vulnerabili. Tutti siamo vulnerabili e per lavorare nella Caritas bisogna riconoscere quella parola: venire a chiedere aiuto e dire sono vulnerabile. L'incontro di ferite diverse, di debolezze diverse, ma tutti siamo deboli e vulnerabili. Anche Dio ha voluto farsi vulnerabile per noi. E' uno di noi, ha sofferto. Ha sofferto la persecuzione, migrante, ha sofferto la povertà. Dio si è fatto vulnerabile. E' uno di noi. Abbiamo la stessa cartella d'identità: vulnerabili amati e salvati da Dio. Non si può dare aiuto ai poveri a distanza, bisogna toccare le piaghe. Quando tu tocchi la piaga dei poveri ti accorgi della tua. Sapere che anche noi siamo vulnerabili questo è bellissimo, anche noi abbiamo bisogno di salvezza. Abbiamo bisogno di cura. La salvezza Dio non la fa con un decreto, Dio la fa camminando con noi. Questa è la salvezza. Grazie per aver detto quella parola, vulnerabile. Mi ha fatto bene sentire voi due".
E sui 40 anni della Caritas il Papa commenta: "Il Vangelo va annunciato con la testimonianza. Non con proselitismo, ma testimonianza. Gesù ci ha lasciato un esempio di testimonianza per i prossimi 40 anni: quell'uomo che non era religioso che trova sulla strada ferito dai ladri e se ne prende cura. E' interessante in Gesù che non dice parole su ques'uomo, ma solo che ne ebbe compassione. Io penso che quel locandiere ha pensato questo è un pazzo. La pazzia d'amore, la pazzia di aiutare, condividere. Ma questi preti invece di rimanere in Chiesa fanno tutto questo movimento, sono pazzi? Ecco questo è il programma, pazzi!".
Quella di oggi è la quinta visita di un Papa alla Caritas di Roma. A iniziare è stato Giovanni Paolo II alla Mensa di Colle Oppio il 20 dicembre 1992. A distanza di 15 anni, il 4 gennaio 2007, Benedetto XVI ha varcato le soglie della stessa mensa. Il Papa emerito è stato poi alle strutture Caritas di Via Marsala – Ostello, Mensa e Poliambulatorio – il 14 febbraio 2010 in occasione dell’Anno europeo di lotta alla povertà. Sempre a via Marsala, infine, Papa Francesco ha aperto la Porta Santa della carità il 18 dicembre 2015.
 

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