Roma, 11 October, 2019 / 4:00 PM
Ripa, rinascere insieme per amore. E' questo il progetto dei frati minori a Trastevere, nel cuore di Roma, per accogliere nella loro casa persone in difficoltà, desiderose di intraprendere un percorso di rinascita personale. Sabato 12 Ottobre i frati terranno le "porte aperte" del Convento di San Francesco a Ripa, per far conoscere, a chiunque fosse interessato, questo progetto di solidarietà e accoglienza.
I frati, con il Progetto Ripa nato nel 2011, hanno scelto di condividere la loro vita con chi è costretto a fuggire dal proprio paese e con gli italiani che hanno perso il lavoro o la casa, offrendo relazioni autentiche, ma soprattutto la possibilità di ripartire nella vita attraverso percorsi di istruzione, formazione professionale e orientamento al lavoro.
Durante questo periodo sono stati accolti uomini in detenzione domiciliare e neo maggiorenni usciti dalle case famiglie, per garantire loro un luogo protetto e un possibile reinserimento nella società.
A maggio 2012 è stato poi aperto un dormitorio con cinque posti letto dove, oltre a garantire agli ospiti vitto e alloggio per un periodo di tre mesi, è stata offerta la possibilità di un ascolto e di un orientamento verso altre strutture più idonee alle singole situazioni o ad un’accoglienza più stabile all’interno del progetto.
A marzo del 2013 sono state aperte le porte del Convento Sant’Angelo a Valmontone in provincia di Roma, dove l’accoglienza si rivolge a neo maggiorenni sprovvisti di una rete familiare e a persone agli arresti domiciliari. Attualmente l’accoglienza a San Francesco a Ripa è destinata a giovani a rischio di marginalità sociale tra i 18 e i 35 anni, con l’obiettivo di un reinserimento socio-lavorativo: gli ospiti condividono con i frati la vita quotidiana e ricevono dai religiosi supporto umano e, se lo desiderano, spirituale.
Inoltre, operatori e volontari, si occupano degli aspetti legati al progetto d’accoglienza e di inclusione sociale “R.I.P.A", all’orientamento al lavoro, formazione professionale, assistenza sanitaria e supporto legale.
Al momento a San Francesco a Ripa gli ospiti sono principalmente stranieri: i paesi di provenienza sono Tunisia, Albania, Togo, Mali, Guinea e Afghanistan. Sono migranti economici, rifugiati, neo maggiorenni: persone che hanno usufruito del circuito d’accoglienza delle case famiglie e degli SPRAR ma che non hanno ancora raggiunto la piena autonomia.
Gli utenti vengono segnalati dagli assistenti sociali delle strutture d’accoglienza o dai servizi sociali del Comune di Roma.
Come attività di apertura al territorio è stato ideato il Friar Pub Ripa: una volta al mese, l’oratorio parrocchiale, si trasforma in un pub dove il servizio è affidato ai volontari e agli ospiti del progetto e le prenotazioni avvengono tramite il sito internet www.ripadeisettesoli.org.
Per chiunque fosse interessato a conoscere al meglio questo progetto o dare una mano i frati aspettano tutti sabato 12 ottobre dalle 16.
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