Venezia, 19 August, 2019 / 2:00 PM
E' il 31 gennaio dell’anno 828 quando le reliquie del Santo Patrono Marco, che si trovavano ad Alessandria d’Egitto, vengono avventurosamente traslate a Venezia ed accolte dal Doge Giustiniano Particiaco. La basilica di San Marco è il massimo monumento della città, tempio di vita civile, oltre che di fede religiosa, testimonianza della grandezza di Venezia.
La storia della Basilica è molto interessante: per circa mille anni, San Marco ha svolto le funzioni di Cappella Ducale dipendente direttamente dal Doge che vi nominava il Primicerio a cui era conferita autorità episcopale e Chiesa di Stato affidata alla tutela dei Procuratori di San Marco. "E’ da sempre il tempio in cui le vicende del popolo e del governo veneziano hanno avuto la più alta celebrazione", come riporta il sito ufficiale.
La basilica di San Marco vive nel corso della sua storia due importantissimi ruoli: quello di chiesa palatina, cappella del Palazzo Ducale e, dal 1807, quello di cattedrale della città. Come chiesa di stato, in San Marco avvengono altre cerimonie ufficiali, come la benedizione dei soldati in partenza per la guerra o la presentazione delle bandiere strappate al nemico.
Il 12 maggio 1797 la Serenissima cade sotto i colpi delle truppe napoleoniche. Si apre per la basilica di San Marco una nuova fase. Nel 1807 San Marco diventa sede del Patriarca di Venezia. Per volere dello stesso Napoleone, la cattedrale viene trasferita dall’antica sede di San Pietro di Castello a San Marco che perde la funzione originaria di cappella del doge per diventare così cattedrale cittadina.
Al Vescovo di Venezia, in quanto sede di fondazione apostolica, spetta il titolo di Patriarca. Evangelizzatore del territorio veneto, prima ancora della fondazione di Venezia, è considerato per antichissima tradizione l’evangelista Marco, discepolo e interprete di Pietro. L’attuale Patriarca è Monsignor Francesco Moraglia, nominato nel 2012. Tra i nomi dei patriarchi anche quello del Cardinale Albino Luciani, Patriarca dal 1969 al 1978, poi Papa Giovanni Paolo I e Papa Giovanni XXIII (1958-1963) , proclamato Santo nel 2014.
La Chiesa d'Oro ( come veniva chiamata un tempo ) è completamente diversa dalle altre Chiese: il suo profilo fiabesco ricalca due famosi edifici di Costantinopoli, la chiesa dei Dodici Apostoli e Santa Sofia. Una vera e propria ‘foresta di colonne’ composta da più di quattrocento elementi, ricopre la stupenda facciata.
La facciata marmorea risale al XIII secolo. Vi furono inseriti mosaici, bassorilievi e una grande quantità di materiale di spoglio eterogeneo. Ciò diede la caratteristica policromia, che si combina con i complessi effetti di chiaroscuro dovuti alle multiformi aperture e al gioco dei volumi. Le due porte di ingresso alle estremità sono sempre di ispirazione araba, forse volute anche per ricordare Alessandria d'Egitto, dove era avvenuto il martirio di San Marco.
Nell'arco del finestrone centrale, sotto San Marco, il Leone alato mostra il libro con le parole "Pax tibi Marce Evangelista meus". L'interno della Basilica - che custodisce le reliquie di San Marco - viene illuminato nei giorni feriali al mattino dalle 11:30 alle 12:45 e la domenica e nei giorni festivi durante le celebrazioni liturgiche.
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