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Gli Araldi del Vangelo in festa per San Benedetto

Locadina del programma della festa 2019 di San Benedetto in Piscinula a Trastevere

La festa di San Benedetto da Norcia si celebra anche a Trastevere, nella piccola chiesetta di San Benedetto in Piscinula. Saranno molte le celebrazioni dedicate al Patrono d'Europa, tra queste anche l'iniziativa delle Sacre Quarantotto ore con l'esposizione delle reliquie. A curare la festa e la liturgia saranno gli Araldi del Vangelo. ACI Stampa ne ha parlato con Padre Carlos Werner, Presidente della sezione italiana degli Araldi del Vangelo.

Padre Carlos cosa lega San Benedetto agli Araldi del Vangelo?

Nella storia degli Araldi, San Benedetto ha un ruolo importante. Sin dal principio, un primo ritiro spirituale dei primi associati fatto in una vecchia abbazia benedettina a São Paulo in Brasile fu decisivo per dare inizio ad una vita consacrata al Signore per mezzo dell'apostolato. Nel tempo, quella proprietà è stata da noi acquistata ed è ancora la nostra Casa Madre, il luogo dove ha avuto sede la prima comunità degli Araldi del Vangelo. La nostra regola di vita è saldamente fondata sulla Regola Benedettina e il canto gregoriano è la base della nostra formazione musicale. Il cerchio, poi, è stato chiuso dalla Provvidenza quando S. Giovanni Paolo II ci ha affidato nel 2003, nel giorno della memoria della conversione di San Benedetto, proprio la chiesa di San Benedetto in Piscinula, a Trastevere.
 
Quindi a Trastevere ci sarà una festa dedicata a San Benedetto. Qual è il programma delle celebrazioni?

Le celebrazioni prevedono la pia pratica delle Quarant'ore che si svolgerà nello stesso luogo scelto dal giovane San Benedetto come luogo di preghiera e penitenza una volta che ebbe chiara la sua vocazione monastica. La cappella, eretta dove si conserva la cella di penitenza ancora in domus Anicia, presenta l'affresco della Madonna nel punto in cui si trovava l'originale, considerata la "Mater Monacorum", importante all’interno della Comunità Benedettina a Roma.
 
Sacre Quarant’ore dedicate a San Benedetto. Di che si tratta?

Si tratta dell’esposizione del Santissimo Sacramento protratta giorno e notte per quaranta ore di seguito e aperta alla devozione dei fedeli. Chi vorrà potrà dare la propria disponibilità per coprire i turni di adorazione dinanzi al Santissimo, le cosiddette “ore di guardia”.
Nel protrarsi delle Quarant'ore saranno letti brani della Regola di San Benedetto, ci saranno i canti gregoriani e saranno celebrati i Vespri, ma ci sarà anche tempo per l'adorazione personale silenziosa.
Le Quarant’ore inizieranno, come di consueto, con una Santa Messa e finiranno con un'altra. Saranno poi distribuite ai presenti come ricordo le medaglie benedette per l'occasione.
La Regola di San Benedetto inizia con una massima a volte trascurata: “Ascolta, o figlio, gli insegnamenti del Maestro”. Il Maestro a cui si fa riferimento non è San Benedetto ma Cristo e il miglior riassunto della Regola infatti è proprio: “Assolutamente nulla si anteponga a Cristo”. Perciò l'adorazione, la preghiera e l’ascolto del Signore dinanzi al Santissimo Sacramento, attraverso una pratica tradizionale com'è quella delle Quarant'Ore (anche se saranno quarantotto), ci è sembrata un'ottima via per diffondere e proporre ai fedeli di oggi l'atteggiamento caratteristico di San Benedetto.

Cosa rappresenta San Benedetto per il mondo contemporaneo?

San Benedetto ha avuto un influsso fondamentale nella costruzione della civiltà e della cultura in un'Europa di cambiamenti radicali. Dando inizio al monachesimo occidentale, ha lasciato a tutti i cristiani una guida spirituale, che lui stesso qualificò come “minima, tracciata solo per l’inizio” (73,8). Essa, basata principalmente sulla Sacra scrittura, è anche un capolavoro di quello che può fare l'uomo quando si lascia guidare dal Supremo Maestro, quando obbedisce alla voce della Grazia. In particolare, si tratta di una dimensione umana e concreta, capace di stimolare e guidare la vita quotidiana, discernendo tra l'essenziale e il secondario nello sviluppo spirituale. Riteniamo che questo beneficio illuminante giunga fino ad oggi proprio quando noi cristiani abbiamo più che mai bisogno di vera preghiera, nel silenzio e nell'ascolto della voce di Dio, per poter ordinare la nostra vita quotidiana verso i Suoi precetti.

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