Aquileia, 26 June, 2019 / 6:00 PM
A piedi o in bicicletta, dal Baltico all’Adriatico e poi verso il Tirreno per giungere a Roma, sarà presto possibile ripercorrere gli antichi tracciati che pellegrini e viandanti aprirono a Nord Est d’Europa, incrociando le antiche strade romane come la via dell’ambra o la via della seta, diretti alla Città Eterna.
E’ questo il senso del progetto internazionale “Romea Strata”, una via europea di pellegrinaggio e di cammini che attraversa Polonia, Repubblica Ceca, Austria e Italia. Fra le tappe salienti del percorso si sono ipotizzate le città di Danzica, Toruń, Cracovia, Olomuc e Klagenfurt fino all’ingresso in Italia da Tarvisio (Udine).
In Italia Romea Strata coinvolge ben 185 comuni italiani e 335 parrocchie in cinque regioni – Friuli Venezia Giulia, Veneto, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna (Lombardia, per la provincia di Mantova) e Toscana dove si congiunge con la Via Francigena per arrivare a Roma.
Il progetto è promosso dalla neo costituita Associazione Europea Romea Strata (AERS) che riunisce trenta soci fondatori tra istituzioni pubbliche, Regioni, Comuni, diocesi, università e associazioni provenienti dai quattro Paesi attraversati dalla Romea Strata.
L’incarico di presidente AERS è stata assegnato dall’assemblea odierna a don Raimondo Sinibaldi, ideatore e promotore della Romea Strata. “Si tratta di un cammino di fede e spiritualità ma anche di un’iniziativa culturale che promuove il comune patrimonio europeo: la conoscenza della storia dei territori, lo sviluppo sostenibile e il turismo lento, gli scambi educativi tra i giovani, le attività artistiche e culturali, il recupero della memoria e la cooperazione in materia di ricerca e sviluppo, ha spiegato Don Raimondo Sinibaldi, presidente e ideatore AERS. Aquileia, punto d’incontro tra le chiese di oriente e di occidente, e simbolo della nascita della cristianità in Occidente, ha dato origine a 52 diocesi. Romea Strata – puntualizza don Raimondo - inizia da oggi qui ad Aquileia il proprio iter per l’ottenimento della certificazione di Itinerario culturale del Consiglio d’Europa, come il Cammino di Santiago e la Via Francigena”.
Alla presentazione del progetto, monsignor Eugenio Bruno, del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione (Roma), è intervenuto sul tema “La via Romea Strata come cammino di pellegrinaggio nella prospettiva della nuova evangelizzazione”.
“I pellegrini stanno già raccontando il mondo in modo nuovo e mostrano di essere fortemente in ricerca, di avere bisogno di storie e di significati per vivere – ha affermato mons. Bruno. Le Chiese si mettono in ascolto di quello che sta già avvenendo nel cuore delle persone e, per questo, si rendono presenti lungo le vie di pellegrinaggio, diventando come locande di senso cioè spazi in cui farsi vicine a questi uomini che camminano per indicare loro una meta interiore. È proprio questo che li fa divenire autentici pellegrini. Riconoscendo il valore originario del pellegrinaggio, cioè la sua natura spirituale, anche le istituzioni culturali ed educative possono raggiungere i loro obiettivi in maniera più piena e integrale” – ha concluso mons. Bruno.
La Romea Strata offre, in ottica turistica, opportunità di conoscere culture e tradizioni di tutte le genti e territori attraversati dal percorso. All’interno di un contesto europeo dove è necessario conoscersi e capirsi, questo progetto ci fa crescere come cittadini europei.
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