Roma, 17 April, 2019 / 11:00 AM
Una musica che diventa testimonianza di un’epoca, anzi delle tragedie di un secolo. E’ il programma musicale del concerto che il 6 maggio al Teatro Comunale di Ferrara sarà eseguito dall’ ARC Ensemble del Royal Conservatory di Toronto, uno dei gruppi camerale migliori al mondo.
Un quintetto di archi, un pianoforte e un clarinetto, che ha portato nel mondo i repertori “nascosti” di grandi compositori vittime dei regimi del XX secolo. Un concerto di brani avvincenti, ma poco noti, in particolare di quattro ebrei esuli del nazionalsocialismo: gli italiani Mario Castelnuovo-Tedesco e Vittorio Rieti, poi Paul Ben- Haim ( nato con il nome di Paul Frankenburger) di Monaco di Baveria e Walter Kaufmann, di origine sudamericana.
Compositori che rappresentano un’affascinante gamma di stili e tradizioni ed identità spesso determinate dal loro stesso esilio. Tutti e quattro fuggirono dall’Europa negli anni ’30 e riuscirono a sopravvivere come musicisti professionisti, ma il loro conservatorismo musicale gli causò una sorta di allontanamento dalla ribalta, dove invece impazzava la sperimentazione musicale.
Oggi il loro repertorio è valorizzato e riscoperto dall’attento studio del Royal Conservatory di Toronto. “Uno degli scopi culturali del nazionalsocialismo - afferma Simon Wynberg, direttore artistico dell’ensamble - era quello di sradicare la musica e , nel caso di compositori ebrei, anche coloro che l’avevano composta. Il nostro impegno è quello di ripristinare questo repertorio perché ha un alto valore artistico e, anche morale”.
La biografia di ciascuno di questi compositori è ricca e straordinariamente diversa, cosa che chiaramente si rispecchia nella musica di ciascuno di loro. Ma tutte le loro storie cominciano con la fuga e il doloroso abbandono delle loro case e delle loro famiglie. E’ chiaramente visibile infatti come con Paul Ben-Haim, e Walter Kaufmann, che si spostarono a Tel -Aviv e Bombay , gli ambienti abbiano fortemente influenzato le loro composizioni musicali. Ben-Haim ha integrato gli idiomi e i dialetti musicali locali in un’emozionante e nuova musica “mediterranea”. Il suo straordinario Quintetto per clarinetto ne è un esempio. Walter Kaufmann, affascinato dalle tradizioni indiane le ha traslate in molte delle sue composizioni.
Il direttore dell’ensamble Wynberg sottolinea con acutezza come queste creazioni, che miscelavano tra loro culture differenti, abbiano richiesto molto coraggio e anche un estro geniale.
Negli ultimi 15 anni il Canadian ARC Ensamble si è dedicato alla rinascita di compositori cancellati dai regimi del XX secolo ed in particolare dal nazionalsocialismo, e che furono poi emarginati in seguito all’esilio. L’ARC Ensamble si è esibito nei festival europei e nordamericani più importanti: al Budapest Spring Festival, al Lincon Center Festival di New York, al Concertgebouw di Amsterdam, al Wigmore and Cadogan Halls di Londra e al Kennedy Center di Washington. Un lavoro che ha portato l’ Ensemble a tre nomination per i Grammy. L’ARC Ensamble è composto dai migliori musicisti da camera del Canada ed è riconosciuto come uno dei migliori gruppi camerali del mondo anche per la sua missione di ricerca, di recupero.
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