Rabat, 30 March, 2019 / 5:54 PM
"Sua Maestà il Re Mohammed VI, Comandante dei credenti, che Dio Lo assisti, ha inaugurato venerdì a Rabat l’Istituto Mohammed VI degli Imam, morchidines e morchidates, un progetto pilota che consacra la centralità religiosa del Regno ed il suo attaccamento ai precetti fondamentali dell’Islam”. Con questo annuncio il 27 marzo del 2015 l’ Istituto veniva inaugurato del Re del Marocco.
Una scuola per Iman non solo arabi ma anche africani ed europei “espressione del ruolo supremo di Imarat Al Mouminine, garante del culto religioso dell’Islam autentico, tollerante e aperto per natura, basato sul dogma Achaârite, il rito malikita e il Sufismo sunnita”.
Così si legge in una dichiarazione ufficiale del Governo di Rabat.
Il Papa lo visita ascoltando le testimonianze di due studenti e ascoltando musica si araba che ebraica.
Un omaggio all’ Islam moderato come scritto nella nota diffusa per la sua inaugurazione.
“La sua attuazione - si legge- si inscrive nell’ambito della realizzazione di una strategia integrata per infondere nelle nuove generazioni di imam, morchidates, e morchidines, i veri valori dell’Islam, praticato da lungo tempo in Marocco, contro comportamenti estremisti devianti che stanno scuotendo il mondo.
L’istituto avrà un ruolo essenziale, accanto ad altre istituzioni, per preservare l’identità religiosa del Marocco, come esempio di apertura e di tolleranza.
Questa strategia religiosa integrata, globale e multidimensionale si basa sul pilastro istituzionale, dell’inquadramento efficace, e della formazione scientifica moderna e continuativa”.
L’istituto può accogliere 1000 studenti con alloggi, biblioteche e centri sportivi.
L’incontro si è svolto nell’ Auditorium e il Papa ha assistito anche ad una proiezione di un video sulla storia del Marocco in tempi recenti, dopo alcune esecuzioni musicali il Ministro degli Affari Religiosi ha ricordato gli 800 anni del viaggio di San Francesco d’ Assisi e la necessità di una formazione religiosa moderata, e per questo si deve “tutelare la religione”. Gi approcci estremisti snaturano la religione dice.
Poi una studentessa nigeriana ha ricordato le violenze degli estremisti, e l’importanza dell’ Istituto anche per gli studenti africani. Poi un ragazzo nato in Francia di origine marocchino e ha ricordato il ruolo della comunità islamica in Francia dove ci sono anche, dice, estremisti contro gli stessi islamici.
Al Suo arrivo il Papa è stato accolto da Sua Maestà Mohammed VI, dal Ministro degli Affari Religiosi, dal Direttore dell’Istituto e dal Presidente del Consiglio degli Ulema.
Poco prima il Papa con il Re Mohammed VI si erano recati in forma privata al Mausoleo di Mohammed V per vistare le tombe di Mohammed V e di Hassan II, offrendo un omaggio floreale. Prima di lasciare il Mausoleo, il Papa ha firmato il Libro d’ Oro lasciando una frase in francese: "In occasione della mia visita a questo Mausoleo, invoco Dio Onnipotente per la prosperità del Regno del Marocco, chiedendogli di aumentare la fraternità e la solidarietà tra cristiani e I musulmani! Pregate per me, per favore! "
Quindi il Conservatore del Mausoleo ha donato al Santo Padre un trofeo e un libro sulla storia del Monumento sepolcrale. Al termine della visita, il Papa si è trasferito in auto al Palazzo Reale per la visita di cortesia al Re Mohammed VI dove hanno firmato l’appello per Gerusalemme.
Subito dopo la vista all’ Istituto il Papa si reca alla sede della Caritas Diocesana di Rabat per l’incontro con i migranti.
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