Città del Vaticano , 29 March, 2019 / 11:20 AM
“L’importanza del ministero della misericordia giustifica, esige e quasi ci impone un’adeguata formazione, perché l’incontro con i fedeli che domandano il perdono di Dio sia sempre un reale incontro di salvezza, nel quale l’abbraccio del Signore sia percepito in tutta la sua forza, capace di cambiare, convertire, risanare e perdonare”. Papa Francesco accoglie così i partecipanti al XXX Corso sul Foro Interno promosso dal Tribunale della Penitenzieria Apostolica, che si svolge a Roma, presso il Palazzo della Cancelleria, dal 25 al 29 marzo 2019.
"Vorrei aggiungere una parola sul foro interno - dice il Papa a braccio riferendosi anche preoccupato - il foro interno non può uscire all'esterno. Alcuni gruppi nella chiesa, incaricati, superiori mescolano le due cose. Prendono dal Foro Interno per fare decisioni all'estero, questo è peccato contro la dignità della persona. Si fida del sacerdote, ma poi si usa per sistemare le cose del movimento o di un gruppo".
Il Papa ha ricevuti i partecipanti in Aula Paolo VI ponendo l’accento sull’importante lavoro della Penitenzieria Apostolica: “Trent’anni di esperienza del vostro Corso sul Foro interno sacramentale, non sono molti rispetto alla lunga storia della Chiesa e rispetto all’antichità della Penitenzieria Apostolica, che è il più antico Tribunale al servizio del Papa: un tribunale di misericordia! E mi piace molto che sia così”.
Sono oltre 700 i partecipanti al Corso e Papa Francesco ne è entusiasta: “Se da molte parti si sostiene che la Confessione, e con essa il senso del peccato, sia in crisi – e non possiamo non riconoscere una certa difficoltà dell’uomo contemporaneo al riguardo – questa numerosa partecipazione di sacerdoti, neo-ordinati e ordinandi, testimonia il permanente interesse a lavorare insieme per affrontare e superare la crisi, anzitutto con le armi della fede, e offrendo un servizio sempre più qualificato e capace di manifestare realmente la bellezza della Misericordia divina”.
Per il Papa “il Sacramento della Riconciliazione è una vera e propria via di santificazione; è il segno efficace che Gesù ha lasciato alla Chiesa perché la porta della casa del Padre restasse sempre aperta e fosse così sempre possibile il ritorno degli uomini a Lui”.
“La Confessione sacramentale è via di santificazione sia per il penitente sia per il confessore. E voi, cari giovani confessori, ne farete presto esperienza”, assicura Francesco.
“Per tale ragione la Penitenzieria, con questo Corso sul Foro interno – commenta ancora il Papa nel suo discorso - offre un servizio ecclesiale importante, favorendo la necessaria formazione per una celebrazione retta ed efficace del sacramento della Riconciliazione, presupposto indispensabile per la sua fruttuosità. Questo perché ogni singola Confessione sia sempre un nuovo e definitivo passo verso una più perfetta santificazione; un tenero abbraccio, pieno di misericordia, che contribuisce a dilatare il Regno di Dio, Regno d’amore, di verità e di pace”.
Infine il Papa ribadisce l’importanza del segreto della Confessione: “Il sigillo sacramentale è indispensabile e nessun potere umano ha giurisdizione, né può rivendicarla, su di esso”.
Le Migliori Notizie Cattoliche - direttamente nella vostra casella di posta elettronica
Iscrivetevi alla newsletter gratuita di ACI Stampa.
La nostra missione è la verità. Unisciti a noi!
La vostra donazione mensile aiuterà il nostro team a continuare a riportare la verità, con correttezza, integrità e fedeltà a Gesù Cristo e alla sua Chiesa.
Donazione a CNA