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Un servizio di EWTN News

2019, ecco come cambierà il Collegio Cardinalizio nel corso dell'anno

Ad inizio 2019 il Collegio Cardinalizio è composto da 224 porporati: 124 hanno meno di ottanta anni e quindi hanno diritto di voto in un futuro conclave. Ma nel corso dell'anno 10 cardinali spegneranno le ottanta candeline e per questo - come previsto dal Motu proprio di Paolo VI Ingravescentem Aetatem - perderanno il loro "seggio" in una futura elezione papale.

Ma vediamo nel dettaglio come evolverà il Sacro Collegio nel corso di quest'anno.

Il primo cardinale di Santa Romana Chiesa a compiere 80 anni nel 2019 sarà il 30 gennaio Alberto Suarez Inda, messicano, Arcivescovo emerito di Morelia, creato da Papa Francesco nel concistoro del febbraio 2015.

Segue l'11 marzo un altro porporato creato da Papa Francesco: il Cardinale filippino Orlando Beltran Quevedo, Arcivescovo emerito di Cotaboto.

L'8 aprile sarà la volta dell'americano Edwin O'Brien, Arcivescovo emerito di Baltimora e attualmente Gran maestro dell'Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme.

Pochi giorni dopo - il 27 - compirà 80 anni il Cardinale Stanisław Dziwisz, Arcivescovo emerito di Cracovia e per 40 anni Segretario personale del Cardinale Wojtyla prima e di San Giovanni Paolo II poi.

Il 31 luglio ad uscire dal novero dei cardinali elettori sarà il cinese John Tong Hon, Vescovo emerito di Hong Kong.

Il 16 agosto sarà l'irlandese Sean Baptist Brady, Cardinale Arcivescovo emerito di Armagh, a spegnere le ottanta candeline. 

Dopo aver lasciato il C9 a causa dell'età, il prossimo 7 ottobre compirà 80 anni il cardinale congolese Laurent Monsengwo Pasinya, Arcivescovo emerito di Kinshasa.

Pochi giorni dopo - l'11 ottobre - un altro cardinale polacco diventerà 80enne: Zenon Grocholewski, Prefetto emerito della Congregazione per l'Educazione Cattolica.

Il 14 ottobre sarà la volta del Cardinale Edoardo Menichelli, Arcivescovo emerito di Ancona-Osimo.

A chiudere il cerchio annuale dei cardinali che compiono 80 anni del 2019 sarà - il 15 ottobre - l'indiano Telesphore Placidus Toppo, Arcivescovo emerito di Ranchi, creato da Giovanni Paolo II nel concistoro dell'ottobre 2003.

A metà ottobre 2019 dunque i cardinali elettori scenderanno da 124 a 114. I cardinali elettori provenienti dall'Europa caleranno da 52 a 48; l'America settentrionale da 17 a 15; l'Asia da 17 a 14 e l'Africa da 16 a 15. E nei primi mesi del 2020 saranno altri due i cardinali elettori a compiere 80 anni, il che lascia presumere che a fine anno - forse in occasione della Solennità di Cristo Re - Papa Francesco potrebbe convocare un concistoro per la creazione di nuovi cardinali.

L'imprevedibilità nelle nomine da parte del Papa è cosa nota e quindi fare delle previsioni è assolutamente impossibile. Tuttavia si puàò rilevare che in Curia gli unici capi dicastero non ancora cardinali sono gli Arcivescovi Filippo Iannone e Rino Fisichella, Presidenti rispettivamente del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi e del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova Evangelizzazione. 

Tra i possibili nomi che potrebbero finire sul tavolo del Papa non va sottovalutato quello dell'Arcivescovo di Bologna, Matteo Maria Zuppi. Francesco potrebbe scegliere anche un irlandese: con l'uscita di Brady, l'Irlanda non avrà rappresentanti nel collegio elettorale e la scelta potrebbe cadere su Eamon Martin, Arcivescovo di Armagh, o su Diarmuid Martin, Arcivescovo di Dublino, anche se alla fine il Papa potrebbe anche lasciare - almeno per il prossimo concistoro - l'Isola di San Patrizio senza porpora e puntare invece su uno o più vescovi dei Paesi europei che ha visitato nel corso del 2018: i maggiori indiziati in tal senso potrebbero essere dunque Gintaras Linas Grušas, Arcivescovo di Vilnius Zbigņevs Stankevičs, Arcivescovo di Riga.

Uno o più poi porporati potrebbero arrivare dall'Africa: Congo e Uganda le nazioni sui cui Francesco potrebbe concentrarsi. Dall'Asia il Papa potrebbe pescare in Indonesia mentre tra i Patriarchi delle Chiese Orientali il favorito sembra essere scelto Ibrahim Isaac Sidrak, Patriarca di Alessandria dei Copti. 

Ci sono poi le Americhe: tra i Paesi candidati alla porpora si segnalano Cuba e anche il Brasile che al momento conta 4 cardinali elettori, di cui solo 3 arcivescovi residenziali: Odilo Pedro Scherer, Arcivescovo di San Paolo; Orani João Tempesta, Arcivescovo di Rio de Janeiro e Sergio da Rocha, Arcivescovo di Brasilia. Due le arcidiocesi brasiliane storicamente cardinalizie che non sono rette da un porporato: Aparecida e San Salvador di Bahia, sede primaziale del Brasile. 

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