Città del Vaticano , martedì, 19. dicembre, 2017 11:00 (ACI Stampa).
Il Cardinale Stefan Wyszyński è stato il mentore e forse l’amico più fidato di San Giovanni Paolo II. Primate di Polonia durante il regime comunista successivo alla Seconda Guerra Mondiale, ha sempre lottato per la libertà della Chiesa e della sua Nazione e stamane Papa Francesco ne ha attestato le virtù eroiche, primo passo concreto verso la beatificazione.
Nato nel 1901, il futuro porporato è stato ordinato presbitero nel 1924.
Papa Pio XII lo volle vescovo di Lublino nel 1946 e due anni lo promosse Arcivescovo di Gniezno e Varsavia e contestualmente Primate di Polonia. Nel 1953 lo stesso Papa Pacelli lo creò Cardinale di Santa Romana Chiesa, assegnandogli il titolo presbiterale di Santa Maria in Trastevere.
Wyszyński fu anche a capo della Conferenza Episcopale Polacca dal 1956 al 1981 e come leader dei Vescovi polacchi scrisse una durissima lettera alle autorità comuniste che avevano deciso il controllo statale delle nomine episcopali. Per il suo no all’ingerenza del governo venne tradotto in carcere. Una volta liberato, rimase fino alla morte uno dei più acerrimi oppositori al regime comunista.
Legatissimo all’Arcivescovo di Cracovia Karol Wojtyla nel conclave dell’ottobre 1978 fu uno dei suoi più grandi sostenitori nelle votazioni che portarono Giovanni Paolo II a diventare successore di Albino Luciani.