È “In Preghiera con Gesù sulla Via della Croce” il tema delle meditazioni delle stazioni della Via Crucis al Colosseo, scritte quest’anno di suo pugno da Papa Francesco in persona. Non è la prima volta che un Papa scrive personalmente le meditazioni – lo fece già Giovanni Paolo II in occasione della Via Crucis del Grande Giubileo del 2000 –, che nel corso degli anni sono state affidate a cardinali, teologi, famiglie, o hanno anche rappresentato una raccolta di testimonianze come quella dello scorso anno.
Poche detenute nella struttura coperta e molte nello spazio allestito nel cortile del carcere.
Papa Francesco stamane ha presieduto nella Basilica Vaticana la Messa Crismale del Giovedì Santo in cui si procede alla benedizione dell’olio degli infermi, dell’olio dei catecumeni e del crisma e si rinnovano le promesse sacerdotali.
“E’ significativo come il Signore usi il nostro povero linguaggio per portarci il messaggio divino. Anche oggi aspettiamo, come i nostri avi più di 400 anni fa, di vedere apparire l'immagine di Gesù di Nazareth. Ma cosa vogliamo vedere, una bella statua, un'opera d'arte di valore? Un'opera d'arte di valore? Nulla di tutto questo, perché ogni anno, se usciamo dalle nostre case, è per vedere arrivare Gesù, evocando, in qualche modo, l'atteggiamento del popolo d'Israele, quando seguivano con lo sguardo Mosè che andava incontro alla Gloria di Dio”. Lo scrive il Papa nel messaggio Francesco inviato nel 420/mo anniversario della Confraternita di Gesù Nazareno di Sonsonate a El Salvador.
Santa Maria Maggiore, dove la stazione ritorna il mercoledì della Settimana Santa.
“La morte ci fa paura. La morte è un orrore. Sembra divorare tutto, sembra togliere senso ad ognicosa".
Nella notte tra il 23 e 24 marzo 1944, a Markowa, Jozef, Wiktoria e i loro figli Stanisława di 8 anni, Barbara di 7 anni, Władysław di 6, Franciszek di 4, Antoni di 3, Maria di 2, e il bimbo senza nome che vedeva la luce forse nel momento del martirio della madre, furono trucidati dai tedeschi insieme alle due famiglie ebree che nascondevano dal 1942. Per una circostanza eccezionale, il primo anniversario del loro martirio in cui sono ufficialmente beati è anche l’ottantesimo anniversario del loro martirio. Ma è stata, soprattutto, la Domenica delle Palme. Ed è stata giornata di grandi festeggiamenti in Polonia, dove persino un aeroporto è stato intitolato al loro nome.
Padre Francisco Torres Ruiz, esorcista ed esperto di liturgia nella diocesi di Plasencia, in Spagna, spiega perché San Giuseppe è invocato come il "terrore dei demoni" in un'intervista al telegiornale EWTN Noticias, del gruppo EWTN, di cui fa parte ACI Stampa.
Dall' Inno alla Carità la riflessione di Papa Francesco arriva a parlare di pazienza.
Dieci anni di regali, di "strenne" salesiane.
Il martedì della Settimana Santa si celebra la stazione quaresimale a Santa Prisca sull’Aventino
Secondo quanto riferisce Vatican News le meditazioni della Via Crucis del Venerdì Santo al Colosseo sono state redatte da Papa Francesco e dedicate al tema “In preghiera con Gesù sulla via della Croce”.
In occasione della Veglia diocesana delle Palme a Bologna, il Cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini, ha inviato all’Arcidiocesi felsinea e all’Arcivescovo Cardinale Matteo Maria Zuppi un videomessaggio che è stato trasmesso nella basilica di San Petronio.