Città del Vaticano , lunedì, 20. aprile, 2015 9:01 (ACI Stampa).
Sconfiggere la fame. Distribuire la terra in maniera giusta. Superare gli squilibri della terra. Sono le sfide contenute in “Terra e cibo” (Libreria Editrice Vaticana), l’ultimo documento licenziato dal Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace. Un documento che aiuta anche a comprendere le sfide che saranno contenute nella prossima enciclica sull’ambiente che Papa Francesco dovrebbe pubblicare a giugno. Perché la prima bozza era stata presentata al Papa dal Pontificio Consiglio Giustizia e Pace a luglio del 2014. Ed era una bozza che comprendeva anche i temi della terra e della fame, oltre a una serie di contributi varissimi sul tema dell’ambiente.
Il libro è stato presentato giovedì 16 aprile, e in quell’occasione sono state delineate alcune delle sfide della Santa Sede in tema di cibo e terra. Sfide da affrontare in collaborazione con altri enti. Da poco è stata lanciata la Rete Ecclesiale per l’Amazzonia, tutta dedicata al problema della deforestazione amazzonica. Si tratta della prima rete in cui i Paesi sfruttatori sono chiamati non solo per dare finanziamenti, ma anche per partecipare al tavolo della discussione, secondo i principi della sussidiarietà. Ma anche secondo i principi di collaborazione con altri enti ecclesiali.
Presentando il libro, Adriana Opromolla, di Caritas Internationalis, ha messo in luce che in molti casi il lavoro delle Caritas e il lavoro dei dicasteri vaticani si vanno a toccare. Tra gli esempi, la campagna “Food for all” lanciata da Caritas Internationalis, per affrontare la piaga della fame nel mondo.
Una piaga che ha una storia lunga, e che nessuno dei documenti delle varie organizzazioni internazionali che si sono occupate del tema ha aiutato a superare. Lo stesso responsabile della comunicazione istituzionale della FAO, Mario Lubetkin, ha ricordato durante la presentazione le campagne dell’agenzia ONU, citando persino l’agenda 2015 lanciata negli Anni Ottanta. Secondo quella agenda, la fame nel mondo poteva essere sconfitta a partire dal 2015. Invece, sembra un obiettivo ancora lontano.
Secondo il vescovo Mario Toso di Faenza-Modigliana, già segretario del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, senza “accesso al cibo non ci può essere pace nel mondo.” Ricorda che ci sono oltre 2 miliardi di persone nel mondo che hanno carenze nutrizionali, centinaia di milioni soffrono la mancanza di cibo.